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Cronaca

Verso il Natale 2020, Cataforio e San Salvatore illuminati dalla speranza

Tante le iniziative messe in campo dalla parrocchia di Cataforio per allietare gli animi. "Il parroco, don Giovanni Gattuso, - afferma Maria Luvarà, collaboratrice della parrocchia - ha spronato e sorretto i fedeli ad abbandonare la paura e la staticità per guardare di nuovo avanti"

Alle spalle di Reggio Calabria, nella zona collinare, si trovano due ridenti paesini, piccole realtà dal volto antico: Cataforio e San Salvatore, le cui peculiarità sono sempre state l’accoglienza e la voglia di vivere.

"Il 2020 è stato un anno amaro, che, per via del Covid-19 - afferma Maria Luvarà, collaboratrice della parrocchia - ha travolto e sconvolto col lo stesso brutto impeto il mondo intero. Abbiamo vissuto momenti difficili, affrontato difficoltà, condiviso dolori e, conseguenzialmente, tutto si è affievolito.

Adesso nei nostri borghi possiamo usare l’imperfetto: Si era affievolito. Nonostante il Covid non ha
messo di lasciare la sua impronta, l’altruismo del nostro parroco don Giovanni Gattuso, ci ha spronati e sorretti ad abbandonare la paura e la staticità ed a guardare di nuovo avanti, impiantando in ognuno di noi un’impronta migliore".

Cataforio natale 02-2Tante le iniziative messe in campo per entusiasmare gli animi, il concorso dei borghi 2020 “Accendi le luci della speranza”, organizzato in collaborazione con tutti gli enti presenti sul territorio: i gruppi folk “Gli Agatini” e “La Ginestra”, la “Asd Cataforio C5”, la “Proloco San Salvatore” ed il “Conservatorio
Grecanico Cataforio”.

"Stimolati ed incoraggiati dalla speranza che don Giovanni ha acceso nei nostri cuori, - continua Luvarà - siamo pronti ad arricchire ed abbellire con le luci e gli addobbi natalizi, i giardini, i balconi, le verande, le facciate delle abitazioni e dei palazzi, le vetrine dei negozi, ecc. dall'Immacolata fino all’Epifania. Qualunque cosa bella non va mai fatta in solitudine, infatti sono invitati a partecipare tutti i cittadini, “nessuno escluso” dice don Giovanni, naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti Covid.

"Vogliamo sperare che questo sia l’inizio di una nuova alba che non conosca mai tramonto. Un grazie dunque a don Giovanni che, nonostante è con noi da pochissimo tempo, ci ha fatto il regalo più grande che si possa fare: Ha creduto in noi".

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