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La cerimonIa / Catona

Giornata della legalità in memoria di Bruno Ielo: gli studenti premiati

Iniziativa promossa dall’Istituto comprensivo Radice Alighieri di Catona e dalla Fondazione Girolamo Tripodi

Nei giorni scorsi presso la scuola media di Catona si è svolta la Giornata della Legalità, promossa dall’Istituto comprensivo Radice Alighieri di Catona e dalla Fondazione Girolamo Tripodi. 

"Questa data - spiegano dalla Fondazione - assume ormai un valore simbolico per la scuola, per Catona e per la città di Reggio Calabria, poiché il 25 maggio 2017 è stato barbaramente assassinato dalla ‘ndrangheta Bruno Ielo, cittadino esemplare, tabaccaio e direttore dei servizi generali e amministrativi della scuola media di Catona e della direzione didattica di Catona, per ben sei anni".

L’incontro è stato molto partecipato, animato da forte tensione ideale e ricco di contenuti ed ha visto una numerosa presenza degli alunni, delle famiglie e dei docenti delle classi coinvolte. L’evento è stato aperto da Simona Sapone, dirigente scolastica del Radice Alighieri, che ha ringraziato tutti gli invitati ed ha sottolineato l’importanza che assume la giornata della legalità  per la realtà scolastica catonese nella memoria di una persona come Bruno Ielo, che non ha piegato la testa ed ha difeso con coraggio e determinazione i propri diritti e la propria dignità.

Subito dopo è intervenuto Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, che insieme all’Istituto comprensivo ha promosso l’organizzazione della giornata e le iniziative ad essa collegate. Tripodi ha ricordato tutta la storia di Bruno Ielo, a cui era legato da sentimenti di profonda amicizia e di grande affinità ed il suo essere uomo tutto d’un pezzo, che non  si è mai  piegato ai soprusi, alle sopraffazioni e alle estorsioni.

"Bruno Ielo era un lavoratore onesto, un padre esemplare e un cittadino impegnato per la propria comunità. Ha pagato con la vita perché si è opposto alla volontà criminale delle cosche mafiose che, non essendo riuscite attraverso minacce, imboscate, atti intimidatori ed altro a scardinare l’onestà di un cittadino integerrimo come Ielo, decisero di ucciderlo, assoldando un killer che gli sparò due colpi di pistola alle spalle, una sera di primavera inoltrata, mentre faceva ritorno a casa".

Tripodi ha poi voluto rivolgere alcuni ringraziamenti: all’associazione Libera che quest’anno in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo ha inserito per la prima volta Bruno Ielo nell’elenco delle vittime innocenti delle mafie, a seguito della segnalazione che è stata fatta dal proprio fratello Ivan; alla  commissione toponomastica del Comune, per aver accolto la proposta presentata dalla Fondazione Girolamo Tripodi e per aver assunto la decisione di intitolare a Catona una via a Bruno Ielo; alla magistratura e alle forze dell’ordine, rappresentate nell’occasione dal dott. Paolo Ramondino, che con grande impegno e dedizione hanno portato avanti le indagini con quell’operazione che non a caso è stata definita "Giù la Testa",  con la quale è stato  messo in luce il progetto criminale di ampio respiro di cui è stato vittima Bruno Ielo e che ha consentito di individuare e assicurare  alla giustizia mandanti e responsabili di quella è stata una vera e propria esecuzione di stampo tipicamente mafioso: il processo in questione si è recentemente concluso in primo grado con la condanna dei responsabili.

Il ringraziamento più grande e più affettuoso, Michelangelo Tripodi lo ha rivolto a Daniela, la figlia di Bruno, che ha visto morire il padre nelle proprie braccia quella tragica sera di sei anni fa e a tutti i suoi familiari presenti all’evento. "Daniela non si è fermata, - continua la nota - ha resistito con lo stesso coraggio di Bruno. Oggi la rivendita di tabacchi è aperta grazie a lei che non ha voluto mollare e non ha voluto darla vinta agli assassini di suo padre, anche se continua a subire continue vessazioni, come dimostra la rapina subita nei giorni scorsi".

Successivamente è intervenuto il giudice Paolo Ramondino del Tribunale per i minorenni, che ha ribadito l’importanza di iniziative come queste nell’impegno per la difesa della legalità ed ha voluto esprimere la propria ammirazione per una figura come Bruno Ielo che ha avuto il coraggio che talvolta molti non hanno ed ha difeso i propri principi, pur sapendo che questo poteva mettere a rischio anche la propria vita.

Il dott. Ramondino ha sottolineato la necessità di intervenire anche nell’azione di recupero sociale, per impedire che i giovani possano diventare facile manovalanza della criminalità organizzata. E’ poi intervenuto Domenico Cappellano, presidente della commissione toponomastica del Comune di Reggio Calabria, che ha apprezzato molto l’iniziativa di commemorazione di Bruno Ielo ed ha informato sulla decisione assunta dalla commissione per l’intitolazione di una via di Catona a Bruno Ielo e sul successivo iter che dovrà essere seguito per giungere all’ufficializzazione.

Ha poi preso la parola Domenico Nasone, in rappresentanza dell’associazione Libera, che ha ricordato come quest’anno Bruno Ielo sia stato incluso nell’elenco di oltre mille persone che nel nostro paese sono state vittime innocenti delle mafie. Nasone  ha sollecitato la scuola ad essere sempre più il centro della promozione di iniziative per la memoria e per insegnare ai giovani i percorsi della legalità, che significa anche dare risposte concrete ai problemi sociali del territorio. Inoltre, ha invitato a stare vicino a Daniela e a sostenerla in tutti i modi.

I lavori si sono conclusi con l'intervento di Daniela, la figlia di Ielo, che ha ringraziato la scuola e la Fondazione Girolamo Tripodi per aver voluto ancora una volta ricordare la figura del padre a cui era profondamente legata e con cui collaborava nella stessa gestione della tabaccheria e che continua con forza a tenere aperta, nonostante tutto quello che è accaduto. Nel suo intervento Daniela era visibilmente commossa, ma ci ha tenuto a ribadire che intende continuare nel solco dell’insegnamento del papà".

La consegna dei premi "In memoria di Bruno Ielo"

Subito dopo si è proceduto alla consegna dei premi, giunti quest’anno alla seconda edizione, destinati agli alunni e alle alunne della scuola secondaria di I° grado di Catona.

Il concorso per non dimenticare il bellissimo esempio di Bruno Ielo e per ricordare il suo comportamento di eroe civile, è organizzato congiuntamente dalla Fondazione Girolamo Tripodi e dall’Istituto comprensivo Radice Alighieri di Catona.

Gli studenti vincitori

Elaborati grafici (classi prime)

  1. Alessandro Bonforte classe 1D
  2. Rita Mandica classe 1E
  3. Sofia Gatto classe 1A

Elaborati scritti (classi seconde)

  1. Daniele Desalvo classe 2C
  2. Miriam Billari classe 2A
  3. Lucas Conte classe 2E  

Elaborati multimediali (classi terze)

  1. Ex aequo Natale Abate classe 3B e Riccardo Malaspina classe 3E
  2. Melania Giuffrè classe 3B
  3. Miriam Mavilla classe 3E

I lavori di tutti gli alunni, premiati e non, hanno rappresentano la conclusione di un qualificato percorso di studi che punta attraverso la sensibilizzazione e la formazione, allo sviluppo della cultura della legalità, della solidarietà e dell’inclusione, valori alla base della convivenza civile. Pertanto, data la validità e l’importanza dell’iniziativa, la Fondazione Girolamo Tripodi e l’Istituto comprensivo sono orientati a dare seguito e continuità per onorare al meglio la memoria di Bruno Ielo.

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