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Cronaca

Gli alpinisti Romeo e Perrone del CAI Aspromonte conquistano la vetta del Cervino

I reggini hanno raggiunto "il più nobile scoglio d'Europa" come lo definì John Ruskin, a 4.478 metri di altezza, superando notevoli difficoltà tecniche e fisiche

Peppe Romeo e Pino Perrone, alpinisti reggini, soci della sezione Aspromonte di Reggio Calabria del CAI-Club Alpino Italiano, hanno scalato il Cervino, raggiungendo la vetta di 4.478 metri nella giornata di martedì 23 luglio alle 12.15 lungo la via italiana della Cresta del Leone.

Un' impresa che, aldilà della prestazione fisica e tecnica, ha contribuito a fare conoscere, nella maniera più bella, genuina ed essenziale, i veri valori che il popolo aspromontano e reggino racchiudono nella loro genetica. Peppe Romeo, di Sant'Alessio in Aspromonte, si può ormai considerare un veterano avendo già scalato varie vette delle Alpi tra le quali il Monte Bianco, Punta Gnifetti, Gran Paradiso, Monviso, ecc. Pino Perrone, di Delianuova, si è sempre distinto per passione, tenacia e tecnica ed in questa occasione si è cimentato per la prima volta oltre i quattromila metri.

Entrambi hanno raggiunto la vetta del Cervino, “il più nobile scoglio d'Europa” come lo definì John Ruskin o “la Gran Becca” come i valdostani chiamano il Cervino, a 4.478 metri di altezza superando notevoli difficoltà tecniche e fisiche. La scalata è stata effettuata in totale autonomia, grazie alle conoscenze già naturalmente insite in loro da aspromontani quali sono ed alle esperienze acquisite negli anni nel Club Alpino Italiano.

L'eccezionalità dell'impresa sta principalmente nel fatto che i due sono partiti dalla nostra città, con un programma dettagliatissimo e un bagaglio tecnico all'altezza, ed hanno raggiunto le vette di due splendide montagne alpine (Punta Gnifetti-Capanna Regina Margherita a 4.559 metri nel massiccio del Monte Rosa e Cervino a 4.478 metri) autonomamente portando sulle Alpi le capacità e la storia del nostro Aspromonte nei suoi aspetti più veri e straordinari. Il programma è durato una decina di giorni, i primi per cominciare l'acclimatamento su vette di altezze inferiori con pernottamento in rifugi in modo da consentire all'organismo di adattarsi alle altezze raggiunte e alla diminuzione dell'ossigeno nell'aria evitando il “mal di montagna”. Sabato 20 luglio i reggini raggiungevano la Punta Gnifetti nel massiccio del Rosa, alla quota di 4.559 metri , sulla quale si erge maestosa la Capanna Regina Margherita, rifugio più volte ristrutturato, voluto e fatto costruire dalla Regina Margherita di Savoia nel 1893.

Dopo questa prima importante fase Romeo e Perrone si spostavano in Valtournenche raggiungendo la blasonata località sciistica di Cervinia a 2.000 metri. Qui si formava il gruppo per la salita al Cervino, a Peppe e Pino si univano tre amici alpinisti di Como: Luciano, Filippo e Jalmar.

Cominciava così la scalata al Cervino con zaini completi di materiali, attrezzature tecniche e tutto l'occorrente per affrontare la montagna di roccia, neve e ghiaccio nei giorni successivi. Il gruppo giungeva nel pomeriggio alla Capanna Carrel 3.835 metri, bivacco molto spartano di proprietà della Società delle Guide del Cervino. Alle 04.00 di martedì 23 luglio iniziavano la salita, superando notevoli difficoltà tecniche nei vari passaggi di punti classici della storia dell'alpinismo del Cervino quali la Corda della Sveglia, la Cresta del Gallo, Placconata Cretier, Mauvais Pas, Rocher des Ecritures, Nevaio Linceul, Grande Corde, Pic Tyndall 4.241 metri, Enjambèe, Testa del Cervino, Col Felicitè, Scala Jordan e raggiungevano finalmente la vetta italiana alle 12.15.

Dopo le foto di rito, tenendo sempre presente che la scalata si conclude quando si rientra a valle e non quando si arriva in vetta, iniziavano con attenzione e concentrazione la discesa, discesa rivelatasi, come d'altronde preventivato, molto più dura, tecnica ed impegnativa rispetto alla salita. In tarda serata, stremati fisicamente e mentalmente, rientravano alla Capanna Carrel e  mercoledì 24 luglio il loro ingresso a valle. Peppe e Pino "ringraziano gli amici Luciano, Filippo e Jalmar già invitati per venire a conoscere l'Aspromonte e la città di Reggio Calabria,la sezione Aspromonte di Reggio del CAI.". 

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