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Cronaca Catona

Il consiglio pastorale della chiesa di Catona chiede le dimissioni di Petrolino

Il "caso Ripepi" lascia altri strascichi dentro la comunità reggina, lo sfogo: "Contro di noi carità totalmente calpestata per ucciderci"

Il consiglio pastorale della chiesa di Catona chiede le dimissioni “immediate” del presidente Enzo Petrolino. "I documenti - si legge in una nota - che avevamo richiesto il giorno 29 dicembre per conoscere le modalità di esecuzione dell’atto di proscrizione della nostra Chiesa (uccisa nella dignità, nella credibilità, diffamata e ingiustamente emarginata) da parte del Consiglio delle Chiese cristiane di Reggio Calabria non ci sono ancora pervenuti. Pensavamo che tre giorni sarebbero bastati per fotocopiare i verbali del Consiglio mettendo finalmente luce ad una vicenda incredibile".

Poi, l’affondo: “Niente, silenzio assoluto sugli atti di una riunione che certamente passerà alla storia per la cattiveria e la velocità con cui, senza possibilità di contraddittorio, sono stati spazzati via fratelli cristiani non ritenuti degni di partecipare alla settimana ecumenica di preghiera”.

Nella nota, ancora, si avanzano una serie di interrogativi: “Dove sono dunque i verbali nei quali sono scritti i nomi e la determinazione di voto dei sommi servi del Signore? Che fine ha fatto l’osservanza dello Statuto che prevedeva l’unanimità della deliberazione di tutti i membri del Consiglio, circostanza per la quale mai nessuna azione comune è stata mai deliberata in più di vent’anni di vita associativa?

Come è stato possibile votare all'unanimità se quattro Chiese su nove erano assenti alla riunione? Come è stato possibile deliberare all'unanimità se qualcuno addirittura ha fatto sapere di essersi astenuto e il Pastore della chiesa ortodossa rumena sembra non sia stato nemmeno invitato o interpellato?

Petrolino Enzo-2Perché si è pensato di allontanare la nostra Chiesa e non la Chiesa Cattolica che ancora oggi al suo interno annovera vari casi di pedofilia tra i suoi Sacerdoti che non sono ancora stati chiariti? Qual è la vera motivazione che ha spinto il Diacono Enzo Petrolino, (nella foto), a forzare la mano per giungere alla stesura di quello che per noi è il "comunicato della vergogna" usando due pesi e due misure?”.

“Questa tristissima storia - è la conclusione del ragionamento - ha mostrato un livello di amore cristiano fraterno infimo e vergognoso. E’ verissimo ciò che dice la Bibbia, ossia che negli ultimi tempi la carità dei più verrà meno, in questo caso i fratelli la carità l’hanno totalmente calpestata per ucciderci davanti all'opinione pubblica accingendosi senza timore di Dio e con le mani sporche di sangue, addirittura a pregare Gesù Cristo nella settimana di preghiera ecumenica”.

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