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Cronaca Melito di Porto Salvo

Controlli anti bracconaggio, i Carabinieri forestali portano a segno denunce e sequestri

I militari hanno passato al setaccio le zone dell'Area grecanica e della Locride, impegnati anche gli specialisti del Nucleo Cites. Otto i cacciatori deferiti

I carabinieri forestali del comando provinciale di Reggio Calabria hanno portato a compimento un’attività antibracconaggio, su tutto il territorio di competenza, che li ha portato alla denuncia di otto persone ed al sequestro di armi e richiami elettroacustici vietati.

L’attività è stata posta in essere dai militari delle stazioni di Melito Porto Salvo e Brancaleone e con il supporto del nucleo Cites di Reggio Calabria.

In particolare, a Bova Marina - in località Lardicà - sono stati deferiti B.A. di 61 anni e L.S. di 44 anni, entrambe di Condofuri, che sono stati sorpresisi ad utilizzare richiami acustici vietati. Nell’occasione sono stati sequestrati due fucili da caccia, munizioni e quattro richiami, nonché numerosi esemplari protetti di avifauna già uccisi.

A Melito Porto Salvo, in località Musa-Torre, tre soggetti sono stati denunciati per l’uso illegale di richiami elettroacustici vietati. I Carabinieri hanno deferito: E.G. 49enne di Melito Porto Salvo e B.F., 56enne melitese e C.F., reggino di 47 anni.

A Montebello Ionico, in località Ficarella, i militari hanno sorpreso e denunciato a piede libero per aver abbattuto un esemplare protetto: M.E.F. di 39 anni. Al giovane sono stati sequestrati un fucile e numerose munizioni.

A Caraffa del Bianco e Sant’Agata del Bianco, infine, sono stati colti in flagranza rispettivamente: M.E., 59enne di Ardore, e G.A., 47enne di Rosarno, entrambe sorpresi ad esercitare la caccia con richiami vietati. Per loro è scattata la denuncia ed il sequestro di fucili, munizioni e richiami.

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