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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Servizi e lavoratori al dissesto economico", il Coolap scende di nuovo in piazza

La manifestazione di protesta si svolgerà martedì 7 luglio davanti alla sede Asp di via Diana. L'appello dei responsabili del Coordinamento lavoratori psichiatria alla stampa e alle associazioni

Il Coordinamento lavoratori psichiatria scende nuovamente in piazza. "L’indolenza dei commissari prefettizi dell’Asp, della regione Calabria e di tutta la classe politica - scrive il Coolap - ha condotto i servizi psichiatrici verso una situazione a dir poco tragica.

Sono anni che si discute di accreditare le strutture e, pur sollecitata più volte, la regione Calabria non si è mai adoperata per far sì che ciò avvenisse, pur avendo ricevuto da parte delle cooperative sociali tutta la documentazione utile da tempo. La politica, anch’essa sensibilizzata più volte sul tema, si dimostra più avvezza a palcoscenici dove può dimostrare la sua ipocrita filantropia, atta a raccogliere voti e consensi".

La manifestazione di protesta che si svolgerà martedì 7 luglio, alle ore 10, davanti alla sede della direzione generale Asp di Reggio Calabria, in via Diana, è stata indetta per dissentire su vari aspetti che "stanno portando i servizi e i lavoratori al completo dissesto economico".

"Il nostro - spiega il Coordinamento lavoratori psichiatria - è un mondo dove le persone disabili e i loro problemi non interessano e dove si oggettivizza l’essere umano e lo si rende un numero, che deve rientrare su criteri di spesa o interessi materiali che non guardano in faccia nessuno.

Purtroppo dimentichiamo un fattore esistenziale importantissimo, ossia che l’essere umano è in quanto tale solo attraverso il riconoscimento dell’altro e dei suoi bisogni. Non possiamo fare a meno, quindi, di prenderci cura di chi ne ha necessità, altrimenti saremmo mere macchine e finiremmo di esistere. Tale umana vocazione è quella che gli operatori della psichiatria hanno sempre dimostrato con fatti e con devozione verso il proprio mandato sociale, messo a repentaglio, non tanto dal Covid come si potrebbe pensare e che abbiamo affrontato adeguatamente e in solitudine, ma da una burocrazia arida, grigia e pedante.

I pagamenti dei servizi resi, perennemente in ritardo, diventano sempre una corsa a ostacoli, dove bisogna sottostare anche all’umore del singolo dirigente o impiegato che dovrebbe fare ma non fa, o ad una presunta cronologia delle fatture che non valuta adeguatamente l’importanza di questi servizi, che sono indirizzati a persone fragili e bisognose". 

Secondo il Coordinamento: "I commissari dell’Asp di Reggio Calabria, che hanno da sempre inneggiato con severa disciplina alla legalità, sono i primi a non rispettarla! Vogliamo ricordare loro per l’ennesima volta, che esiste una legge (la 381/1991) che stabilisce che le prestazioni delle cooperative sociali e dei soggetti senza fine di lucro sono parificate a quelle fornite dal personale dipendente dei servizi pubblici.

Possiamo solo dire ironicamente che “si predica bene ma si razzola male” a discapito di chi lavora in ogni situazione e con ogni difficoltà, vedi Coronavirus, e con la beffa di dover anche sopperire alle carenze del personale Asp, giustamente e profumatamente pagato. In tutto questo dobbiamo aggiungere la scadenza di fine giugno della proroga per l’accreditamento, che lascia il settore nell’incertezza più assoluta e con molte preoccupazioni per il proprio futuro".

I responsabili Giuseppe Foti, Vincenzo Barbaro e Filippo Lucisano lanciano un appello "alla stampa, alle associazioni e a chiunque abbia la sensibilità e la voglia, di sostenerci martedì 7luglio per far sì che questa ingiustizia finisca e si dia dignità a operatori, famiglie e pazienti".

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