rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Chiudere tutto e subito", alla governatrice Santelli non basta la zona protetta

Il presidente della giunta regionale della Calabria, in diretta su Rai3 durante la trasmissione "Cartabianca", si è detta preoccupata per la tenuta del sistema sanitario e per gli arrivi dal nord: sino ad oggi censiti in 4000 ma le presenze potrebbero essere il triplo

Per Jole Santelli il provvedimento emanato dal Governo Conte, quello che allarga la zona protetta a tutta la penisola, potrebbe non bastare a contenere l’emergenza coronavirus e l’allargarsi del contagio. 

Chiudere tutto e subito

Il presidente della giunta regionale, in onda ieri sera a “Cartabianca” su Rai3, è apparso preoccupato. Vorrebbe che le misure di quarantena fossero più stringenti, vorrebbe che le limitazioni fossero più incisive. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il collega campano, Vincenzo De Luca. Per la Santelli bisogna chiudere tutto e subito.

Rischio tilt per il Ssr

Il rischio che questa epidemia possa diffondersi senza controllo è palese. Il rischio che un numero elevati di casi possa mandare in tilt il sistema sanitario regionale, già indebolito da dieci anni di commissariamento e tagli in risorse umane, strutturali e finanziarie, appare consolidato.

Censimento fermo a quota 4000

Il dato, poi, appare ancora più delicato se si pensa che, come affermato dalla stessa Jole Santelli davanti alle telecamere della trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, l’operazione di censimento dei calabresi “scappati” dal Nord Italia dopo la chiusura di quelle zone da parte del Consiglio dei ministri potrebbe non rappresentare l’esatta fotografia del fenomeno.

In Calabria scesi almeno in 12 mila

Per il presidente della giunta regionale, infatti, sino a ieri sera erano 4000 le persone che si sono censite e che dovrebbero essere in quarantena obbligatoria, (quasi tremila in più della Campania), ma gli arrivi stimati potrebbero essere tre volte superiori.

I casi conclamati tutti provenienti dal nord

In Calabria, quindi, sarebbero tornati dodici mila concittadini emigrati e di questi ottomila non avrebbero segnalato la loro presenza. E’ un dato preoccupante che non fa dormire sonni tranquilli a Jole Santelli, anche alla luce del fatto che, come dichiarato sempre in diretta nazionale, i 14 casi di positività al momento conclamati sarebbero riconducibili a persone rientrate dal Nord Italia in Calabria prima dell’allargamento della zona protetta.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Chiudere tutto e subito", alla governatrice Santelli non basta la zona protetta

ReggioToday è in caricamento