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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sindacati e parti datoriali alla Santelli: si istituisca unità di crisi per settore produttivo

Al Governo chiesto un intervento straordinario per garantire al sistema sanitario di gestire l'emergenza coronavirus, al presidente della giunta regionale l'avvio di un programma di sostegno economico attraverso i fondi europei

La Regione Calabria istituisca un'unità di crisi sull'emergenza coronavirus che coinvolga le parti sociali e datoriali calabresi e le amministrazioni locali di questo territorio. E' questa la richiesta inviata al presidente della giunta regionale, Jole Santelli, dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Calabria: Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biond;  dal presidente di Casartigiani Calabria, Eugenio Blasi, da quello di Cia Calabria, Nicodemo Prodella, di Cna Calabria, Francesco Rosa; di Colidretti Calabria, Franco Aceto; di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti; di Confapi Calabria, Francesco Napoli; di Confartigianato Calabria, Roberto Matragnano; di Confcommercio Calabria, Klaus Algieri; di Confesercenti Calabria, Vincenzo Farina e di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca.

Calabria in emergenza

"L’emergenza sanitaria - si legge nella nota - che sta coinvolgendo la Calabria deve vedere la Regione impegnata nel creare le condizioni per affrontare, con serenità e professionalità, il rischio che la nostra terra possa far registrare picchi più alti in riferimento all’emergenza coronavirus".

Sollecitare il Governo

I firmatari della nota, poi, proseguono "Conosciamo, infatti, lo stato di difficoltà in cui si agita da troppo tempo il nostro servizio sanitario regionale e, in questo momento, ci preoccupa il fatto - rimarcato anche dal presidente della Giunta regionale Jole Santelli - che nelle nostre strutture sanitarie i posti di terapia intensiva siano quasi totalmente utilizzati per la copertura di casi sanitari che nulla hanno a che fare con il Covid-19. Riteniamo perciò indispensabile sollecitare il Governo ad un immediato sblocco delle assunzioni in un settore che, in Calabria, non può permettersi il protrarsi dei ritardi cronici o delle inefficienze storicizzate".

Istituire unità di crisi

"Per affrontare con pronta determinatezza l’evolversi della vicenda - si legge più avanti - siamo convinti sia necessario mettere in campo un’unità di crisi per guardare con attenzione anche alle possibili ricadute economiche, occupazionali e sociali che, nell’ipotesi sciagurata di un allargamento a dismisura del contagio da coronavirus nella nostra regione, appesantirebbero un quadro già compromesso dalla crisi in cui la Calabria si dibatte da diversi anni".

Aiutare l'economia

Per i firmatari, infine, "È opportuno che questa unità di crisi sia irrobustita dalle migliori professionalità presenti in questo territorio dalle parti sociali e da quelle produttive, al fine di mettere in campo tutte le azioni che permetteranno alla nostra regione di farsi trovare pronta nel caso di un’improvvisa esplosione dell’emergenza. Nessuno di noi vuole creare allarmismo, ma siamo convinti che solo attraverso il confronto si possa mettere al riparo questa terra, la gente che vi abita e quella che vi lavora da un fenomeno che, ad oggi, appare contraddistinguersi per un’evoluzione rapida e imprevedibile".

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