Docente della Mediterranea positivo al test del coronavirus: le decisioni del rettore
Un professore ha partecipato a un convegno promosso dell'Ateneo, "sarebbe positivo al test Covid-19, secondo indagini ancora da validare". Disposte misure urgenti per fronteggiare l'emergenza
In merito alla disposizione connessa al rischio di contagio da Covid-19, condivisa con tutti gli organi di governo dell’Ateneo e con i rappresentanti degli studenti, il rettore Santo Marcello Zimbone dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria con una nota chiarisce quanto accaduto a un professore del dipartimento di Agraria..
Solo dopo le ore 15 di martedì 3 marzo 2020, il magnifico è venuto a conoscenza, in seguito a una dichiarazione resa dal rettore dell’Università degli Studi di Catania, "che tre docenti di questo Ateneo, che hanno partecipato al convegno organizzato il 18 e 19 febbraio 2020, presso l’Università degli Studi Mediterranea, sarebbero positivi, secondo indagini ancora da validare, al test relativo al Covid-19".
Il rettore comunica "di aver successivamente appreso che un docente dell’Ateneo reggino, che pure ha partecipato al richiamato convegno, sarebbe anch’egli positivo al test Covid-19, secondo indagini ancora da validare. Il docente, che non frequenta l’Università dal pomeriggio dallo scorso 19 febbraio, è attualmente degente presso una struttura ospedaliera in Catania. L’attenzione dell’Ateneo, in tutte le sue componenti, è alta e costante".
L’opera di disinfezione dei locali dell’Ateneo è partita, a scopo precauzionale da diversi giorni e, a seguito delle notizie apprese (martedì 3 marzo), è stata tempestivamente intensificata mediante il reperimento d’urgenza e persino l’autoproduzione nei laboratori dell'Università di una congrua scorta di adeguati prodotti igienico-sanitari, in questo frangente notoriamente di ardua reperibilità".
Il rettore Zimbone comunica, infine, "che sono in corso di valutazione ulteriori eventuali necessari e/o opportuni provvedimenti da adottare nell’immediatezza, tenendo conto del grado di evoluzione del rischio epidemiologico alla luce delle norme vigenti".