Emergenza coronavirus, stato di agitazione sul cantiere reggino dell'A2
I vertici territoriali di Fillea Cgil e FenealUil invitano l'Anas e l'azienda appaltatrice al rispetto delle norme previste dal decreto del governo per il contenimento dei contagi, i sindacati non chiudono al confronto
I lavoratori impegnati nel cantiere di ammodernamento del tratto reggino dell’Autostrada del mediterraneo hanno proclamato lo stato di agitazione. Lo hanno fatto attraverso i rappresentanti sindacali territoriali della Fillea Cgil, Fabio Minervino e della FenealUil di Reggio Calabria, Gaetano Tomaselli.
Le motivazioni della protesta sono riconducibili all’emergenza coronavirus e al denunciato mancato rispetto delle regole previste nel decreto del governo. “Avendo riscontrato - si legge in una lettera inviata dai sindacalisti all’Anas e all’azienda che si sta occupando dei lavori - che sul cantiere non vige alcun rispetto delle normative sanitarie previste dal Governo per l’emergenza coronavirus”.
I rappresentanti di Fillea e Fenealuil, comunicando lo stato di agitazione e annunciando nuove forme di protesta, chiedono: la sanificazione dei locali, il rispetto delle distanze di sicurezza, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, turni e carichi di lavoro compatibili con l’emergenza sanitaria.
“Se l’azienda - scrivono Minervino e Tomaselli - non dovesse riuscire ad ottemperare a tali disposizioni e fosse necessaria una riduzione modulata delle attività lavorative, le federazioni sono disponibili al confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali legislativamente disponibili”.