
Il sindaco Falcomatà
Covid e restrizioni, il sindaco Falcomatà raccoglie il grido di allarme degli esercenti
Per il primo cittadino di Reggio Calabria si potrebbe studiare la possibilità di effettuare aperture progressive nei settori meno a rischio
"Al Prefetto - ha affermato il sindaco - ho trasferito il grido d'allarme e lo stato di enorme sofferenza portato in piazza da centinaia di operatori del settore. Teniamo presente che si tratta di attività che hanno già parametri molto stringenti in fatto di igiene e che con le disposizioni per il contenimento del Covid hanno prodotto importanti investimenti per poterli rispettare, garantendo piena sicurezza ai loro clienti".
"Condivido le difficoltà che sono state espresse - ha aggiunto il sindaco - va attivata al più presto un'interlocuzione politica nei confronti del governo e con la Regione, immaginando e programmando delle riaperture progressive, settore per settore, ben prima dei termini previsti dalla zona rossa. Su questo ci sarebbe da chiedersi come mai la nostra regione si trovi ancora così indietro sul fronte del piano vaccinale, unica via d'uscita certa da questa assurda situazione. Se le autorità regionali si fossero attivate per tempo, oggi forse staremmo parlando di ripartenza e non di chiusure. Dobbiamo cambiare rotta al più presto. Su questo stiamo lavorando anche in sinergia con le associazioni di categoria che ringrazio anche per il proficuo lavoro di rappresentanza che stanno portando avanti per dare voce agli esercenti. Noi come sindaci e come Anci faremo la nostra parte, spingendo affinchè siano valutate delle aperture settorializzate, soprattutto sui territori dove i rischi sono più bassi".
"Su questi temi - ha concluso il sindaco - la solidarietà agli imprenditori e ai lavoratori non basta più. Ci sono migliaia di persone che rischiano di rimanere senza lavoro o di chiudere la loro attività. Servono azioni concrete, vanno messi in campo tutti i necessari correttivi per porre rimedio ad una situazione che risulta oggettivamente incomprensibile".