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Cronaca

Covid hotel, la maggioranza replica alle "piroette mediatiche" di Davi e promette querele

Dopo le dichiarazioni del massmediologo e già candidato a sindaco, i consiglieri di maggioranza e i componenti della giunta comunale ribadiscono: "Usa Reggio come palcoscenico per visibilità personale"

"Le piroette mediatiche di Klaus Davi hanno decisamente passato il segno. Le sue infime insinuazioni
sull'apertura della residenza Covid a Reggio Calabria, oltre a costituire un'evidente calunnia, per la quale il massmediologo risponderà nelle sedi opportune, dimostrano la sua totale incompetenza amministrativa".

E' la dichiarazione dei consiglieri di maggioranza e i componenti della giunta comunale che replicano a quanto affermato da Klaus Davi dopo l'apertura del primo Covid Hotel a Reggio Calabria.

"Davi - si legge in una nota - ignora infatti che esiste una demarcazione tra indirizzo politico e procedure amministrative. L'apertura di una residenza per i pazienti Covid, una delle poche in Italia realizzata da un Comune, è una medaglia al petto per questa Amministrazione.

Un atto concreto che risponde operativamente all'esigenza di decongestionare gli spazi dedicati ai pazienti Covid nelle strutture sanitarie, frutto del lavoro certosino della task force istituita dal sindaco Falcomatà che ha messo insieme, oltre ai livelli istituzionali del Comune, dell'Asp e del Gom, le migliori energie professionali che operano nel contesto cittadino in materia di sanità". 

E ancora "la procedura amministrativa che è seguita all'indirizzo politico si è evidentemente riferita, in modo attento e scrupoloso, alla normativa vigente in materia di trasparenza, attuando tutti gli atti ed i procedimenti previsti, finalizzati a garantire la necessaria impermeabilità delle attività amministrative rispetto a possibili infiltrazioni criminali.

D'altronde, se qualcuno nutrisse dei dubbi, potrebbe tranquillamente fare richiesta d'accesso agli atti, cosa che Davi non ha assolutamente fatto, blaterando senza conoscere gli atti, evidentemente in malafede. Grave che un personaggio che si è candidato addirittura a fare il sindaco di Reggio Calabria, e che si candidava ancora prima a rappresentare i cittadini di San Luca, salvo poi abbandonarli di fronte ad una più ghiotta ribalta mediatica, ignori tutto questo.

Ma ancor più grave è che Davi si senta quotidianamente in diritto di utilizzare la nostra città come
palcoscenico per le sue strampalate affermazioni, in una spasmodica quanto disperata ricerca di visibilità mediatica evidentemente finalizzata a qualche titolo sui giornali o qualche ospitata televisiva nei salotti dei talk show delle tv nazionali".

"Fortunatamente i reggini hanno capito il giochetto - conclude la maggioranza - e non si lasciano più abbindolare dalla sequela di boutade che il massmediologo continua a rilanciare con credibilità ormai pari a zero. Per ciò che ci riguarda, da istituzioni serie e responsabili, che hanno a cuore le sorti della città piuttosto che l'obiettivo di una effimera visibilità personale, scegliamo di non partecipare al circo mediatico che Davi tenta quotidianamente di mettere in piedi.

Questa è la prima ed ultima risposta pubblica che intendiamo rivolgergli. Da adesso in avanti a parlare saranno solo le denunce, le querele per calunnia e le relative richieste di risarcimento che, in caso venissero accordate in sede giudiziaria, saranno ovviamente devolute in beneficienza alle famiglie fragili della città".

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