Straordinari non pagati, dipendenti comunali pronti al contenzioso

Vantano crediti fuori bilancio alcuni dipendenti comunali che si occupano del servizio antincendio e vigilanza presso il teatro Cilea, ma dopo essersi rivolti al giudice per riconoscere questo diritto e persino in seguito alla stessa ammissione del Comune con delibera immediatamente esecutiva, a distanza di quattro mesi l’ente non ha ancora pagato.

A denunciare la situazione sono Consolato Salvatore Aroi e Andrea Francesco Costantino, Rsu del Comune di Reggio, segnalando in una nota "la totale indifferenza e inadempienza da parte dell’amministrazione comunale nei confronti solo di alcuni suoi dipendenti"

Secondo Aroi e Costantino infatti si evidenzierebbe "disparità di trattamento dei dipendenti comunali tra i vari settori, valorizzando gli uni e degradando gli altri". In particolare le Rsu citano casi di puntualità nel pagamento di straordinari nei settori segreteria generale e finanze, mentre i lavoratori del Cilea "a fronte delle reiterate sollecitazioni, scritte e verbali, nel 2021 sono stati costretti  a rivolgersi al Giudice del lavoro per ottenere il pagamento delle spettanze dovute per il lavoro straordinario, preventivamente autorizzato e svolto in occasione  delle manifestazioni artistiche-culturali organizzate dall'Amministrazione comunale durante l'anno 2019".
Riconosciuta la legittimità dei crediti vantati, l’autorità giudiziaria ha emesso a favore dei dipendenti i relativi decreti ingiuntivi esecutivi e in seguito, con la delibera esecutiva del consiglio comunale del 7 ottobre 2022, l’amministrazione comunale è stata costretta ad ammettere e riconoscere quelle somme come debiti fuori bilancio.
Continuano Aroi e Costantino: "Ad oggi, a distanza di quasi quattro mesi dalla delibera immediatamente esecutiva di riconoscimento dei fuori bilancio, nonostante il sollecito di accredito dello scorso 13 gennaio, l’ente ancora latita nei pagamenti dovuti ai lavoratori".
I rappresentanti dei lavoratori sottolineano che la vicenda ha concorso ad aggravare e raddoppiare le spese a carico dell’ente e annunciano il ricorso alle vie legali avverso l'amministrazione.
"In assenza di adempimento - spiegano - i dipendenti interessati preannunciano iniziative secondo legge, con ulteriore aggravio di costi a carico dell’amministrazione. È persino ovvio che una simile deplorevole gestione darà adito a ulteriori contenziosi, non potendosi escludere successivi danni erariali. Tutto ciò con pressocché sicuri aggravi susseguenti x le risorse economiche dell’ente".