rotate-mobile
L'avventura

"Alla ricerca di Anna", crowdfunding per sognatori folli

"Little Birds" Eleonora Uccellini insieme al compagno di vita e arte compirà un viaggio sulle tracce di una donna misteriosa e invita i soci a seguirla virtualmente

Un viaggio sulle tracce di una storia, che forse è il ricordo di una vita precedente oppure sarà un’impresa da sognatori folli. Hanno ottenuto proprio questo titolo, con tanto di certificato, i sostenitori del crowdfunding lanciato da Alienor LittleBirds e Louis Dovet per il progetto “Alla ricerca di Anna”. A rispondere alla raccolta fondi è una comunità di persone che credono nelle infinite possibilità dei sogni, e in nome di questo ideale aiuteranno i due promotori a raggiungere Marsiglia e trovare la donna misteriosa vissuta tra il 1920 e il 1940 che si è messa in contatto con Alienor durante una seduta di ipnosi regressiva.

Alienor e Louis, nomi dei protagonisti di questa avventura, sono due personaggi immaginari che si sveleranno lungo il percorso, ai soci e anche un po’ a stessi. All’anagrafe invece lei è Eleonora Uccellini, che a Reggio opera come locandiera e fa parte dell’organismo di promozione turistica “Reggio Welcome”, ma in città chi si occupa di intersezioni culturali la conosce pure come ex attrice e per il suo banchetto della felicità, una postazione itinerante che negli ultimi mesi ha sperimentato in giro per l’Italia un’osmosi tra luoghi, emozioni e umanità.

Il suo compagno di vita e viaggio è invece Fabio Barbieri, fotografo di Trevignano romano che l’accompagnerà a Marsiglia, dove la coppia ha già un punto sulla mappa, appreso dall’archivio comunale della città francese. L’ufficio ha infatti segnalato l’esistenza di quattro donne che, per nome e collocazione temporale, corrispondono alla persona che Alienor ha visto sotto ipnosi. “Mi è già capitato di avere ricordi di vite passate – spiega – ma quando con l’ipnosi è tornata l’immagine di Anna, ho sentito che questa storia vuole dirmi qualcosa, che potrò scoprire soltanto quando saremo lì”.

Un mese fa Eleonora ha compiuto 52 anni ("sono i nuovi 25", dice scherzando, però serissima) e questo viaggio è il regalo che ha scelto di farsi, immaginando una futura trasformazione di questa impresa in uno storytelling per immagini o scrittura. Di certo per ora non c’è nulla, soprattutto non un prodotto. In cambio del loro finanziamento, ai sostenitori si propone una partecipazione virtuale al viaggio, con aggiornamenti in diretta su una chat dedicata, dove ci saranno contenuti riservati solo ai membri di quel gruppo.

Ad esempio, il modo scioccante e a tinte forti con cui Anna si è manifestata ad Alienor. I primi capitoli di questa storia che si scrive vivendola hanno già riscosso gradimento tra i soci, che aspettano con emozione l'inizio del viaggio e gli altri racconti.

La chat sarà uno spazio privato, dove si condividerà anche la storia dell’incontro tra Alienor e Louis. Su una strada parallela ci sono invece Eleonora e Fabio, e un amore che per lei ha segnato l’inizio di una nuova fase di cambiamento. Non è la prima, e chi la segue sul blog littlebirdsontour lo sa.

Eleonora ha sperimentato la vita di moglie e madre, poi ha ricercato l’inedita dimensione di single, apprendendo la consapevolezza di un’incondizionata libertà femminile, dove ci sono state l’espressione della nudità e la ricerca di uno spazio di confronto tra le donne, che però in città non è decollato. Gli inviti al suo gineceo reggino sono stati finora limitati a una ristretta cerchia di amiche, soprattutto artiste o appartenenti al mondo delle associazioni. Le altre vorrebbero, ma poi rinunciano, e non per mancanza di interesse.

“Mi sono accorta – dice - che molte donne sentono un'esigenza di esprimersi e di affermare la propria identità, la stessa che ho sentito io a un certo punto della mia vita. Questo ha determinato dei cambiamenti in me e mi ha fatto comprendere che esistono fasi, tappe, stagioni che si concludono, come accade anche per un matrimonio durato trent’anni. Sposata giovanissima e già con un figlio – continua - mi ero persa tante cose. E così ho provato l’adolescenza che non avevo vissuto, irrazionale e inquieta, ad un'età in cui avrei, forse, dovuto trovare la quiete. Tante donne vivono questa situazione ma restano dove sono perché sulla felicità e i desideri fanno prevalere il senso di responsabilità. Sembra assurdo, ma spesso lo fanno persino perché non c’è nessuno che prepari la cena, perché senza di loro si blocca tutto”.

Quando è successo a lei, le reazioni nella sua famiglia (composta da uomini) sono state significative. “Per me è stato importante – racconta - vedere che i figli hanno sostenuto le mie scelte, non comprese da tutti, senza riserve. Credono nella libertà che ognuno esercita sulla propria vita e non hanno cambiato modo di pensare solo perché si trattava della loro madre”.

Difficile per una donna vivere fuori dagli stereotipi in una città come Reggio. “Non me ne sono mai curata – risponde - ho fatto quello che sentivo fosse giusto per me senza pensare all’ambiente dove vivevo. E’ chiaro che certe cose si notano, mi accorgo di essere scomoda per le mie azioni e parole e questo con alcune persone mi ha portato, dopo una prima conoscenza, a rimanere sola, ma non ho mai avuto paura della solitudine. Anche in questo nuovo progetto io e il mio compagno siamo osservati e giudicati folli… ed è vero, ci nutriamo di una sana follia!”

Oggi per Eleonora anche quel tempo fatto di scoperte, estremismi e qualche trasgressione, ha raggiunto un’ulteriore evoluzione. A cambiare le carte in tavola stavolta è stato essere innamorata. “Un sentimento – confida - che mi ha travolta facendomi capire che per amore è bello fare rinunce e andare incontro all’altro. Sono passata dalla frenesia e dagli estremi di quel recupero tardivo della mia giovinezza a una diversa serenità, alla pace che stavo cercando sperimentando modi possibili“.

La prossima tappa, che Alienor e Louis si apprestano a compiere con le valige già pronte, è l’immersione nella storia di Anna. Un’impresa molto personale ma che, secondo Eleonora, “a chi ci sosterrà può essere di stimolo per credere in un Altrove dove l’impossibile afferma di diventare possibile”.

Al momento il fondo disponibile permette di comprare due biglietti di sola andata e un paio di notti in qualche bettola al porto vecchio di Marsiglia e qualche bottiglia di vino all'osteria dei pescatori. Il crowdfunding è in corso per altri 21 giorni al link https://www.produzionidalbasso.com/project/alla-ricerca-di-anna/

“Potrete appendere al muro accanto alla laurea – concludono Alienor e Louis - l'unico diploma al mondo in cui si certifica la vostra follia e la vostra capacità di sognare"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Alla ricerca di Anna", crowdfunding per sognatori folli

ReggioToday è in caricamento