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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'iniziativa

I coristi del carcere e del coro Città di Villa protagonisti del grande "Concerto d'estate"

L'iniziativa si è svolta nei giorni scorsi nella sala teatro Emilio Campolo dell’istituto penitenziario Panzera di Reggio Calabria, plesso San Pietro

Una manifestazione fuori dal comune. Quella che ha visto protagonisti i detenuti dell’Istituto penitenziario G. Panzera di Reggio Calabria, plesso San Pietro, diretto dal dott. Giuseppe Carrà, in collaborazione con il Coro Città di Villa San Giovanni, associazione villese presieduta dall’avv. Patrizia Arcuri.

Giovedì e venerdì 13 e 14 luglio, presso la sala teatro Emilio Campolo dell’istituto S. Pietro, i coristi del carcere e quelli del coro Città di Villa, entrambi diretti dal maestro Giusj Antonella Santacaterina, sono stati i protagonisti del "Concerto d’estate", frutto di un lungo progetto svoltosi durante l’anno nel carcere reggino ed intitolato "Musi canto".

Progetto approvato dallo stesso direttore del carcere, Carrà, sostenuto dal capo area trattamentale, Lorenzo Federico e proposto dal cappellano Padre Carlo Maria Cuccomarino Protopapa, da sempre convinto che "l’inclusione dei carcerati nella chiesa e la loro rieducazione sia una sfida culturale in cui impegnarsi tutti insieme".

A sviluppare il progetto, incontrando settimanalmente i detenuti, sono state Giusj Santacaterina, che ha curato le voci, la tecnica e l’esecuzione dei brani, e Claudia Serio, contralto del coro di Villa che ha curato aspetti burocratici e tecnici oltre che aver messo a disposizione la propria voce per aiutare i detenuti durante le prove.

"Interagire con la popolazione del plesso S. Pietro – ha sostenuto Carrà – è stata una duplice sfida; da un lato poiché l’interazione con la società esterna all’istituto penitenziario stimola il detenuto ad un percorso di reale autocritica affinché capisca gli errori del passato così che, una volta rientrato in società, possa essere migliore di quando ha iniziato il percorso in carcere; dall’altro perché si possa lanciare messaggio alla società e alla popolazione che in carcere si lavora per rendere migliori le persone quindi si rinforza il messaggio di speranza".

Un evento perfettamente riuscito anche grazie al personale della polizia penitenziaria, comandato dalla dott.ssa Giuseppina Crea, senza il quale non sarebbe stato possibile attivare manifestazioni di questa portata. Il concerto si è svolto in due giornate per dare la possibilità a tutti i reparti di assistere, ha visto protagoniste, oltre i due cori, anche i maestri Luisa e Claudia Morabito, rispettivamente violoncellista e pianista.

Il repertorio ha spaziato dai classici come O Sole mio e Volare, a Bocelli e Puccini fino agli assoli del "duo Morabito", impegnate in brani come Amapola, Besame mucho e Libertango.

"Esperienza meravigliosa – ha sostenuto Federico - che auspichiamo possa proseguire negli anni", poiché "non dimentichiamo – ha concluso l’avv. Arcuri – che la rieducazione passa soprattutto attraverso la cultura e quindi la musica". Poiché la musica, come sosteneva il grande Ezio Bosso, si può fare in un solo modo: insieme!

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