Il presidente onorario Cuccio formalizza le dimissioni dall' Uppi di Reggio Calabria

Domenico Cuccio, già presidente onorario dell'Unione piccoli proprietari immobiliari di Reggio Calabria, con una nota ufficiale, espire il suo disaccordo con l'Uppi nazionale. "In perfetta coerenza con le dichiarazioni che ho fatto in questi giorni - ha dichiarato il rappresentante reggino - mi dissocio dalle dichiarazioni dei vertici dell'Uppi nazionale che manifestano forte indignazione per il fatto che, a loro giudizio, il governo abbia aumentato a far data 2020 la cedolare secca dal 10% al 12.5% sul reddito da immobili locati a canone concordato, (la cedolare non è sui contratti)".

"Osservo infatti che se il governo fosse rimasto inerte rispetto al problema la cedolare secca sarebbe, stavolta si, aumentata automaticamente al 15% perché tale misura è valida, essendo temporanea, fino al 31 dicembre 2019. Conseguentemente e al contrario, dal mio punto di vista che ritengo del tutto corretto, il governo ha diminuito la cedolare secca dal 15% al 12.5% rendendo sempre utile ed efficace la misura. Piuttosto, e senza indignarsi, trovo più importante chiedere al governo la proroga della cedolare secca al 21% per i negozi, misura varata dalla Lega nel precedente governo, estendendola a tutti gli immobili ad uso non abitativo in forza dello stesso ma più appropriato ragionamento che consentire la cedolare secca ha contribuito all'emersione dall'affitto intero e/o parziale in nero che, nel caso di affitti per uso non abitativo è decisamente più corposo rispetto agli usi abitativi".

"È ovvio che già oggi - prosegue Cuccio - come anticipato al presidente della sezione reggina dell'Uppi, Giovanni Violi, formalizzerò le mie dimissioni da presidente onorario dell'area metropolitana di Reggio Calabria dopo ben 20 anni di onorata e premiante attività non riconoscendomi nella, dal mio punto di vista, distorta visione politico sindacale dell'Uppi nazionale.