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Domenica, 28 Aprile 2024
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Emergenza idrica ad Arghillà, la protesta dei cittadini a Palazzo San Giorgio

Il Comitato di quartiere ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica

I cittadini di Arghillà, popoloso quartiere della zona Nord di Reggio Calabria, sono stanchi di non avere acqua nelle case. Una carenza che da maggio è diventata insopportabile tanto che durante quest'estate sono rimasti ben ventuno giorni senza acqua. Il problema però non si è risolto e ad Arghillà, sia Nord che Sud, l'acqua continua a scarseggiare. 

Così ecco che questa volta, invece di bloccare la strada, i cittadini hanno organizzato una protesta a Palazzo San Giorgio. Si sono dati appuntamento alle 8 del mattino e davanti al portone del Comune ecco che sono arrivati con bidoni vuoti e striscioni per chiedere "Dov'è l'acqua" e soprattutto far sentire le loro voci. 

"La parola e l'azioni ora vanno a noi! Non perdiamo la speranza insieme possiamo cambiare le cose", dice la signora Patrizia D'Aquì che ha invitato i cittadini a manifestare. "Non è una manifestazione con bandiere di partiti politici, - dice D'Aquì - ma è una protesta di tutto il quartiere Arghillá".

Ma non solo la protesta, i cittadini di Arghillà hanno anche presentato un esposto alla Procura, alla Prefettura, alla Regione e al Comune. Un esposto firmato dal Comitato di quartiere dove si afferma che "facendo seguito a quanto emerso durante l'incontro in prefettura il 2 agosto sulla crisi idrica, all'incontro con il prefetto, la regione ed il comune in prefettura lo scorso 15 settembre, preso atto che nonostante i due importanti incontri.., è perdurante nel quartiere di Arghillà una interruzione costante e ingiustificabile dell'erogazione della fornitura idrica, che coinvolge circa seimila abitanti, causando indicibili sofferenze indegne di un paese europeo, costringendo gli abitanti da mesi, e proprio durante l'estate considerata la più calda del secolo, con punte di 48 gradi, a dover convivere con l'incertezza assoluta di poter disporre di un quantitativo minimo del prezioso liquido, indispensabile alla vita di numerosi bimbi, disabili, malati e anziani che vivono ad Arghillà".

Per tutto questo il Comitato di quartiere nell'esposto chiede: "al sindaco di attivare immediatamente tutti i provvedimenti contingibili e urgenti per ripristinare immediatamente una fornitura idrica sufficiente e continua nel quartiere di Arghillà; provvedere con ordinanza sindacale, o altro atto amministrativo, che come tale deve essere motivato e reso pubblico, a impartire le disposizioni che riguardano la fornitura idrica del quartiere, assicurando la tracciabilità e la trasparenza di tutte le azioni atte a togliere o aggiungere il prezioso liquido alla popolazione; a informare tempestivamente ed esaustivamente i cittadini di tutte le cause che potrebbero portare all'adozione di atti così invasivi come l'interruzione dell'erogazione del servizio idrico, in mancanza delle quali assume connotati dell'interruzione di pubblico servizio e come tale potrebbe essere penalmente rilevante".

Ancora  "al signor prefetto, in caso di inerzia del sindaco, di adottare in via sostitutiva tutti i provvedimenti contingibili  ed urgenti, già di competenza del sindaco, assicurando, quale rappresentante del Governo, che anche ad Arghillà vengano rispettati i diritti umani fondamentali; al presidente della Regione, che vigili anch0esso nell'ambito delle sue competenze e in particolare attraverso il monitoraggio e la gestione del servizio idrico, a quanto ci risulta affidato alla Sorical, sulla quale esercita il controllo, per verificare la sufficienza della fornitura d'acqua al quartiere; al procuratore della Repubblica, valuti i fatti e le circostante ... e qualora ravvisi delle ipotesi di reato, proceda nell'individuazione dei colpevoli e alla loro punizione, assicurandosi che, qualora siano stati commessi dei reati, non vengano reiterati o portati ad ulteriore conseguenze".

L'esposto, firmato dal presidente del Comitato, Giovanni Votano, è stato presentato ieri e si aspetta di capire cosa accadrà, ma intanto i cittadini in protesta a Palazzo San Giorgio, hanno avuto modo di confrontarsi con il consigliere comunale con delega alle risorse Idriche, Francesco Barreca, che ha confermato l’impegno dell’amministrazione per risolvere la questione. 

Il consigliere Barreca ha ricordato anche i problemi che ci sono sulla rete idrica e i pozzi non sufficienti a gestire il fabbisogno della popolazione numerosa di Arghillà.  

Quella di oggi - dicono i cittadini - è solo un primo momento di protesta, un punto di partenza, un segnale per fare capire che loro sono stanchi e non hanno più voglia di vivere in precarie condizioni e per questo chiedono, con urgenza, interventi risolutivi.

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