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Cronaca

Scuola e famiglia ai tempi del Coronavirus, il dibattito virtuale di Stanza101

All'incontro hanno preso parte il segretario Cuzzupi, il dirigente scolastico Princi, l'avvocato Arminio e il vicepresidente Coghe

La scuola e la famiglia sono state al centro del dibattito che si è tenuto venerdì scorso all’interno della piattaforma virtuale che Stanza101 ha organizzato tramite Facebook in questi tempi in cui non è possibile incontrarsi.

Un evento che ha visto la partecipazione di Ornella Cuzzupi, segretario nazionale Ugl Scuola, Giuseppina Princi, dirigente del liceo scientifico Da Vinci, Giovanna Arminio, avvocatessa e madre di famiglia e Jacopo Coghe,
vicepresidente nazionale di ProVita e Famiglia.

L’incontro, moderato da Antonio Giuseppe D’Agostino, ha avuto lo scopo di evidenziare il rapporto fra la scuola, la famiglia e la società in un momento drammatico in cui tutte le parti sembrano vivere uno stato di crisi, dovuto alla presenza del coronavirus.

Una difficoltà che, pur se imposta da cause non prettamente legate alla politica, hanno avuto un effetto negativo, anche a causa delle ataviche spoliazioni che la scuola ha subìto negli anni. Secondo Cuzzupi e Princi, nonostante la crisi si sia realizzata dall’oggi al domani, il corpo docente e non della scuola ha saputo reagire all’incertezza del momento, adattandosi a nuovi stili di programmazione ed educazione.

Dal dibattito è emerso che, nonostante le numerose lacune evidenziate anche dal comportamento ambiguo del Governo, sia le famiglie sia la Scuola sono subito intervenute per garantire una continuità ai ragazzi e per evitare possibili traumi, dovuti anche alla mancanza del luogo in cui si partecipa alla crescita personale e sociale, anche in
relazione agli alunni con il sostegno.

L'avvocato Arminio ha voluto riportare il confronto sul tema dei diritti che - come sottolineato più volte - sono stati trascurati, soprattutto per l’incertezza che più volte il Governo ha dimostrato nel prendere delle decisioni. La famiglia, infatti, sembra essere stata abbandonata a se stessa - nonostante l’impegno del corpo della scuola - soprattutto in riferimento a quelle situazioni in cui si vivono stati di mancata agiatezza e di crisi.

Quest’ultimo argomento è stato evidenziato anche da Jacopo Coghe, il quale ha messo in evidenza anche le carenze che riguardano il sistema delle scuole paritarie. Coghe ha evidenziato la totale assenza di una prospettiva e di un’attenzione della politica per la famiglia, nonostante questa si stia caricando grossa parte del peso della situazione emergenziale che si sta vivendo.

A chiusura del dibattito, tutti i partecipanti sono stati d’accordo sulla necessità - ancora non espressa dal Governo - di potenziare il sistema scuola approntando delle decisioni che non siano di “facciata”, ma che pensino ad una reale riforma che punti sui docenti, sulla famiglia e sul diritto allo studio e alla salute.

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