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Cronaca

La figlia del boss all'ergastolo lancia un appello: "Lasciatelo venire alle mie nozze"

Lei è Francesca, figlia di Tommaso Romeo, ex nome di spicco dell"ndrangheta della Locride, condannato con 'fine pena mai' e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Padova

Nel giorno più bello della sua vita, sarà sola. Non ci sarà il suo papà a darle il braccio il 4 luglio mentre attraversa la navata di una chiesa di Reggio per andare incontro al suo amore. Lei è Francesca, 28 anni, figlia di Tommaso Romeo, ex nome di spicco dell"ndrangheta della Locride, condannato all'ergastolo con "fine pena mai", rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Padova. Era il 1993 quando fu arrestato e si aprirono le porte della prigione e lei e sua sorella gemella Rossella avevano solo 15 mesi.

"Nella vita quotidiana non ho potuto condividere con mio padre né gioie, né dolori. Vorrei che almeno il giorno del mio matrimonio, un giorno così importante per me, lui ci fosse", confida all'Adnkronos Francesca Romeo, la cui storia è stata raccontata questa mattina da Francesco Viviano sul Quotidiano del Sud. Per lei solo qualche fotografia a ricordare momenti vissuti in famiglia. Francesca sogna semplicemente un giorno 'normale', "come qualsiasi altra ragazza che in quel giorno viene accompagnata all'altare dal padre". "Vorrei - spiega - che gli venisse concesso un permesso. Anche sorvegliato a vista da agenti va bene, purché ci sia". Francesca sa bene che la legge non permette benefici in caso di "ergastolo ostativo", il caso di suo padre.

"Condivido le parole di Papa Francesco quando definisce l'ergastolo una pena di morte 'nascosta'. Mio padre è un sepolto vivo. Ha sbagliato, ha pagato e continua a pagare. Ma nella vita si cambia e dopo 30 anni di carcere lui non è più quello di una volta: ha rinnegato quello che era. Le persone cambiano, il fine della pena è quello di rieducare. E se un condannato durante il suo percorso cambia, allora lo Stato gli dia la possibilità di riscattarsi invece di togliere ogni speranza con un 'fine pena mai'". Il giorno delle sue nozze (testimone la sorella gemella), Francesca sa di avere poche possibilità perché suo padre le stringa la mano: "lo penserò in ogni momento della giornata. Poi subito dopo salirò da lui a Padova".

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