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Venerdì, 26 Aprile 2024
I provvedimenti

Gazebo, arrivano i sigilli per chi non ha smontato le strutture

Alcuni locali sul corso Garibaldi hanno già avuto il provvedimento dell'amministrazione comunale. C'è chi invece ha avuto la sospensiva del Tar

La linea dura dell'amministrazione comunale sul fronte gazebo va avanti e come aveva annunciato l'assessore Angela Martino per chi non ha rimosso le strutture sul corso Garibaldi e nelle piazze del centro storico sono arrivati i sigilli. Più volte in queste ultime settimane i vigili erano passati ad intimare di smontare i gazebo e chi non si è adeguato ha visto apporre i sigilli e dopo ci sarà lo smontaggio coatto, da parte del Comune ma con le spese a carico dell'esercente. 

C'è però chi si è subito rivolto ai magistrati del Tribunale amministrativo regionale e avendo la sospensiva non si è visto apporre i sigilli. È il caso di Cbox, la paninoteca che è al numero 307 del corso Garibaldi, vicino piazza San Giorgio. Pasquale Porcino, infatti, titolare della paninoteca ha deciso di rivolgersi al Tar e aspetta fiducioso la decisione dei giudici e intanto continua a svolgere la sua attività di ristorazione.

Sigilli invece sono arrivati per Yogu, Etto e anche per lo storico bar Cordon Bleu. Qui erano state rimosse le vetrate ma ancora la grande struttura in legno è sul suolo pubblico. 

Il gazebo di Yogu

Tra i commercianti sale il malumore e c'è chi sostiene di essere in regola con i pagamenti, avere l'autorizzazione, e di aver chiesto il rinnovo per l'anno in corso. Ma l'amministrazione comunale ha scelto la strada del riordino, consentendo solo la messa in posa di sedie, tavoli, ombrelloni e funghi riscaldanti perimetrati, ad esempio, da fioriere. "Una scelta di stile - aveva detto l'assessore Martino -  in linea con quanto avviene nei "salotti buoni" di tutte le città del mondo".  

Inoltre c'è il Decreto Milleproroghe  che prevede la proroga delle procedure semplificate di rilascio delle autorizzazioni di suolo pubblico per gli esercenti che somministrano cibi e bevande, non invece - aveva specificato l'assessore - la "proroga" di situazioni irregolari poste in essere da alcuni, che vanno peraltro contro la leale concorrenza fra operatori commerciali. Infatti a fronte di tanti che hanno rispettato pedissequamente i titoli autorizzatori e le normative vigenti, alcuni hanno fatto diversamente. Ritengo sia dovere dell'amministrazione comunale tutelare i primi e riportare sulla giusta strada i secondi".

Il gazebo della focacceria Etto

La linea dura del Comune porta malumori tra i commercianti e rotture al tavolo di concertazione. La Confcommercio infatti si è in un primo momento tirata fuori, salvo poi tornare a discutere con l'amministrazione comunale, evidenziando che c'è "Il rischio è di trovarsi, tra qualche mese, un bellissimo Corso, svuotato dai dehors, ma con tanti altri locali chiusi. Confidiamo che l’amministrazione, come ha fatto in altre circostanze, colga il nostro appello che è l’appello dei nostri commercianti e crei le condizioni per un intervento realmente condiviso e adeguatamente strutturato".

Il gazebo del Cordon Bleu

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