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Cronaca

25 novembre: Pazzano e La Strada rilanciano "100 donne per 100 strade"

Il consigliere presenterà una mozione in consiglio comunale con un’audizione in commissione toponomastica

"Non ci piacciono le commemorazioni fini a se stesse: il 25 novembre deve essere ogni giorno. Ogni giorno deve essere quello giusto per contrastare il fenomeno odioso della disuguaglianza di genere e per costruire una società più giusta, basata sulla parità e sul contrasto ad ogni forma di discriminazione. Anche nel momento difficile che sta attraversando la nostra città e anche se a questa emergenza se ne sommano adesso infinite altre".

E' la riflessione di Saverio Pazzano e La Strada che in una nota afferma: "Il contrasto alla violenza di genere è una battaglia di civiltà che deve andare avanti, nonostante tutto. E allora sfruttiamo i margini di azione che ci offre un consiglio comunale semiparalizzato dalla crisi politica, e composto – lo ricordiamo soprattutto a chi sostiene che nella nostra città il problema non esiste – da 4 donne e 28 uomini. Perché, se è vero che le condizioni di degrado in cui versa la nostra città ci impediscono attualmente di vederla bella, possiamo almeno lavorare affinché diventi più gentile. E possiamo farlo a costo zero, perché la battaglia per la parità di genere si combatte anche sul piano culturale". 

Il consigliere comunale ricorda: "Risale ormai a due anni fa la nostra richiesta di ristabilire un equilibrio di genere nella toponomastica cittadina (attualmente, lo ricordiamo, nella nostra città le intitolazioni femminili sono circa un quinto di quelle maschili). Non avendo allora alcuna persona che ci rappresentasse all'interno delle istituzioni, avevamo lanciato dal basso e con un movimento di opinione la campagna “100 donne per 100 strade”, chiedendo che le successive 100 intitolazioni fossero dedicate esclusivamente a donne illustri".

Adesso Pazzano presenterà questa mozione in consiglio comunale, tramite un’audizione in commissione toponomastica. "Abbiamo raccolto e compilato oltre cento biografie di donne illustri. Di donne forti, coraggiose, pioniere e straordinarie che si sono distinte nei campi della politica, della scienza, dell’istruzione, dello sport, superando ostacoli e avversità che nessun uomo ha mai incontrato sul proprio percorso. E allora è giusto che se ne parli e che la nostra città le voglia ricordare, celebrare e rendere esempio per le generazioni presenti e future.

Ci auguriamo quindi che la commissione toponomastica accolga la nostra proposta, una proposta di civiltà che va oltre ogni divisione e colore politico. Non è poco - continua Pazzano - ma non basta, lo sappiamo. Perché le conseguenze della mancanza di un sistema di welfare ricadono principalmente sulle donne, e noi purtroppo viviamo in una città che al momento di servizi pubblici ne garantisce ben pochi. Asili, assistenza alle persone anziane e disabili, spazi pubblici nei quali praticare sport o costruire cultura, centri e rifugi antiviolenza, formazione attiva nelle scuole, campagne di prevenzione rivolte alla cittadinanza: è tutto da costruire. Iniziamo a fare il primo passo".

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