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Domenica, 28 Aprile 2024
L'anteprima

"L'imperatore dei sogni", dal Torino Film Fest date e trailer del docufilm su Versace

Il film di Mimmo Calopresti sarà presentato in anteprima assoluta fuori concorso nella 41esima edizione del festival

Sarà presentato fuori concorso al Torino Film Festival in anteprima assoluta il 25 e 26 novembre il docufilm "Gianni Versace - L'imperatore dei sogni". Le date dell'atteso lavoro di Mimmo Calopresti sono state rese note oggi in occasione della conferenza stampa della 41esima edizione del Tff: dopo la visione per la stampa nella giornata di sabato 25, domenica 26 il docufilm sarà presentato al pubblico nell'evento serale ufficiale, seguito da altri due giorni di proiezioni per il pubblico nel cartellone del festival, per la sezione non competitiva "Ritratti e paesaggi". In programma c'è anche la partecipazione della Calabria Film Commission a un incontro con il cast di cui si conosceranno a breve i dettagli. 

E dal festival, che si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre, arriva qualche anticipazione con le note di regia di Calopresti, che racconta il suo Gianni Versace come un emulo di Ulisse, attratto dagli eroi dell'antichità, che come il grande personaggio omerico partivano per luoghi lontani e sconosciuti, spinti dall'avventura e il desiderio della conoscenza. Ad ispirarne la creatività sono le origini in una terra imbevuta di suggestioni e simbolismi della Magna Grecia.

Prima di trasferirsi a Milano negli anni Settanta, dove insieme ai fratelli inizierà a costruire il suo brand come un vero e proprio regno, c'erano state infanzia e giovinezza in una Reggio Calabria cruciale per l'arte di Gianni Versace, dove affondano solide radici affettive. La storia del docufilm inizia qui, da una fotografia in bianco e nero e una passeggiata familiare sul lungomare, con un bambino che si stacca dal gruppo e si affaccia dalla balaustra, da solo, per guardare il mare dello Stretto.

La madre Franca lo confidava alle clienti della sua sartoria, e già sapeva che quel figlio sarebbe stato sempre libero come il vento. Nella fiction del film queste scene rivivranno nell'interpretazione di Leonardo Maltese, Vera Dragone, Antonio Oppedisano (Santo Versace) e Clio Calopresti (Donatella), insieme al giovanissimo debuttante Eugenio Caracciolo nel ruolo di Gianni bambino.

Il giovane attore Francesco Caracciolo (foto Tff)

L'uscita di Minerva dal progetto lascia come produzione unica Quality Film (Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia), con il contributo di Regione Calabria, Fondazione Calabria Film Commission e Ministero della Cultura. Dopo la presentazione a Torino sarà interessante la reazione di Santo Versace, che è di fatto uno dei protagonisti della storia e da produttore aveva chiesto una ulteriore revisione del film, definito non pronto dall'ad di Minerva Gianluca Curti. Il regista di Polistena è però convinto del suo lavoro, e adesso attende con emozione di poterlo finalmente consegnare al pubblico.

Calopresti ha voluto partire dagli anni reggini dei Versace, scanditi dalla curiosità di Gianni per le stoffe pregiate della madre e l'interesse per i classi, ma anche la difficile affermazione della sua identità sessuale nell'ambiente chiuso di una città meridionale. Accanto alla narrazione cinematografica, il documentario darà voce ad amici e parenti del maestro della moda, oltre ai fotografi superstar e soprattutto le mitiche modelle che lavorarono per Versace e da lui furono rese iconiche, rivoluzionando questo mondo con provocazioni, sfilate allestite come rappresentazioni teatrali, l'esaltazione di corpi e nudità in un richiamo all'arte greca e un geniale intuito di imprenditore. "Raccontare un grande uomo del Sud tra passato e presente è l'obiettivo del docufilm", dice il regista di Polistena. Tra i personaggi che si vedranno nel docufilm anche la top model Carla Bruni, che canterà il requiem per l'amico Gianni, composto nella sua testa il giorno del funerale dello stilista. 

Nel trailer diffuso dall'organizazione del Torino Film Fest si vedono immagini di repertorio dell'imperatore della moda (così lo definì il New Yorker) che trasportano indietro nel tempo tra glamour, bellezza e la forte presenza scenica di Gianni Versace.  "Tutto mi interessa - diceva il geniale stilista - Sono un curioso, un onnivoro. Vorrei non morire mai". Invece a Miami, nella lussuosa villa dove aveva voluto citare elementi del lungomare di Reggio e la sua Calabria, la parabola dorata di una carriera eccezionale si è interrotta in modo tragico. Riportarlo in vita sul grande schermo sarà un omaggio alla memoria di quel sogno.

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