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Martedì, 30 Aprile 2024
L'onorificenza

Cerimonia medaglia mauriziana, consegnati i diplomi: gli insigniti

La celebrazione si è svolta a Catanzaro alla presenza del generale dei carabinieri Salsano. Nel pomeriggio a Reggio don Cannizzaro ha officiato una santa messa al Tempio della Vittoria in onore di San Maurizio

Nel giorno della festa di San Maurizio, il comandante della legione carabinieri Calabria, generale di divisione Pietro Francesco Salsano, ha consegnato i diplomi per il conferimento della medaglia mauriziana, sottoscritti dal ministro della difesa e concessi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La medaglia d’oro mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare, fu istituita da Re Carlo Alberto nel 1839 perché fossero riconosciuti eccezionali pregi conseguiti durante il periodo di comando e durante il perdurare degli anni di servizio.

La solenne e sobria cerimonia si è svolta a Catanzaro, presso il comando della legione carabinieri, alla presenza degli ufficiali e sottufficiali della sede schierati per l’occasione, laddove il generale D. Pietro Francesco Salsano, assistito dal presidente dell’associazione Nastro Verde Calabria, capitano Cosimo Sframeli, ha conferito ai seguenti l’attestato della preziosa onorificenza.

I premiati

  • col Raffaele Giovinazzo, comandante provinciale carabinieri Crotone;
  • ten. col. Luigi Di Santo, capo ufficio comando provinciale carabinieri Cosenza;
  • cap. Salvatore Carbone, comandante Nor compagnia carabinieri Girifalco (Catanzaro);
  • gt c.s. Pio Croce, comandante Nor compagnia carabinieri San Marco Argentano (Cosenza);
  • lgt c.s. Francesco Paolo Zaccaria, comandante N.C. compagnia carabinieri  Girifalco (Catanzaro);
  • lgt c.s. Francesco Prochilo, comandante in s.v. N.I. gruppo carabinieri Lamezia Terme (Catanzaro);
  • lgt c.s. Francesco Pati, comandante stazione carabinieri Reggio Calabria P.le;
  • lgt c.s. Pietro Antonio Pizzati, comandante in s.v. N.I. gruppo carabinieri Locri (Reggio Calabria);
  • lgt c.s. Luigi Zeccardo, comandante stazione carabinieri Siderno Marina (Reggio Calabria);
  • lgt c.s. Carlo Livia, comandante stazione carabinieri Condofuri San Carlo (Reggio Calabria);
  • lgt Antonio Domenico Ierinò, addetto squadra comando Rsm carabinieri Reggio Calabria;
  • lgt Antonio Grandinetti, comandante stazione San Sosti (Cosenza);
  • mar magg Giovanni Colaprisca, capo sezione O.L. comando provinciale Crotone;
  • mar Giuseppe Aiello, in congedo.

La medaglia d'oro mauriziana, con effigie di San Maurizio

Simboleggia il guerriero a cavallo che, secondo la tradizione, riproduce quella intagliata sull'anello, di forma ovale in pietra d'agata, appartenuto allo stesso San Maurizio. Il colore verde del nastro della decorazione richiama la croce verde raffigurata sul petto e sullo scudo dei Cavalieri dell'ordine di San Lazzaro, ordine di monaci ospitalieri per la cura dei lebbrosi, riconosciuto nel 1255 e unificato a quello di San Maurizio con Bolla papale del 1572.

San Maurizio, patrono dei cavalieri mauriziani e degli alpini, nacque intorno al 250 d.C. da genitori pagani. Fu al comando della Legione Tebana, composta da egiziani cristiani, posizionata a difesa dei confini dell’Impero Romano. Nei primi anni del 300 la Legione venne inviata sulle Alpi, per ordine di Massimiano, con il compito di contrastare gli attacchi dei marcomanni e per combattere le popolazioni del Vallese perché si erano convertite al cristianesimo.

Il generale Maurizio si oppose e subì la decimazione dei suoi soldati per non abiurare la religione cristiana; decimazione ripetuta più volte sino all’uccisione di buona parte dei soldati, iniziando da Maurizio. La leggenda dice che la Legione fosse formata da 6.666 uomini. L’elevatissimo senso del dovere verso la religione cristiana, sfociato in un drammatico epilogo, fece eco tra le Alpi e, pertanto, venne eretto un piccolo santuario nel luogo del martirio, il quale prese il nome di San Maurizio (Saint Maurice), nel cantone svizzero del Vallese.

"Radiosa occasione di riconoscersi e ritrovarsi nei preziosi valori custoditi per secoli dall’Arma dei carabinieri. Così la memoria e gli onori a coloro che alla patria hanno sacrificato gli anni più belli e i propri sogni ancora tutti da vivere senza nulla chiedere in cambio. Come i ricordi della solitudine - afferma il capitano Sframeli - di quando eravamo giovani in Aspromonte, che accompagnava le notti dei più coraggiosi e che strozzava la gola dei più forti. Le radici profonde soprattutto oggi consentono un nuovo fiorire, alimentando e vivificando le certezze profetiche della nostra Istituzione, che è l’Arma dei carabinieri".

Il lgt Sebastiano Germanà, segretario dell’associazione Nastro Verde Calabria, e le Dame Mauriziane, Teresa e Donatella, che hanno partecipato alla cerimonia, impreziosendo la manifestazione.

I militari decorati soffiano un vento nuovo di freschezza nelle fila delle forze armate per il privilegio di ricevere l’ambita, preziosa e meritata decorazione. Santa Messa nel pomeriggio a Reggio Calabria, presso il Tempio della Vittoria (San Giorgio al Corso), officiata dal parroco don Nuccio Cannizzaro in onore di San Maurizio e in memoria di tutti i caduti che donarono la propria vita alla patria, compiendone olocausto.

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