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Sabato, 27 Aprile 2024
Il convegno

Mobilitevolution, Atam a confronto con le imprese di trasporto locale

L'Ad Basile: "Il Piano sembra guidato da una visione molto chiara di sviluppo di azioni ad alto impatto sul Paese"

Le imprese di trasporto pubblico locale si sono incontrate al convegno nazionale Mobilitevolution, giunto alle diciassettesima edizione, per il futuro del paese. Tra i presenti, anche l'Atam, con l'amministratore delegato Giuseppe Basile componente del consiglio direttivo di Asstra, in questa occasione ha avuto modo di confrontarsi con l’ex ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, oggi vicepresidente della commissione Attività produttive, commercio e turismo, sulle problematiche e sulle eventuali soluzioni da mettere in campo per il Tpl.  Al convegno sono intervenuti moltissimi attori di rilievo, tra cui il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

Si sono esaminati i numeri delle aziende di trasporto pubblico locale e regionale italiane (931 imprese), che con oltre 124.000 addetti e 49.000 mezzi, producono 1,8 miliardi di vettura-km annui, trasportando più di 15 milioni di passeggeri al giorno, con un fatturato di 12 miliardi di euro annui.

Il settore è stato profondamente colpito dagli impatti della pandemia; a livello medio nazionale, la perdita dei passeggeri trasportati, e conseguentemente dei ricavi tariffari, è stata pari al -50% nel 2020 ed al -42% nel 2021 rispetto al 2019.

Nel 2022, mentre la domanda complessiva di mobilità dei cittadini (pubblica e privata),  è cresciuta con quasi 100 milioni di spostamenti giornalieri nei giorni feriali, un volume molto vicino alla soglia pre-pandemica (solo il -6% rispetto al 2019), ma la domanda di Tpl resta ancora al di sotto dei livelli pre-covid. 

Il crollo dei passeggeri ha comportato un calo proporzionale dei ricavi da traffico compromettendo l’equilibrio economico-finanziario delle imprese e dei contratti di servizio di trasporto pubblico.

Agli effetti del Covid si è aggiunta la crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime, ed in particolar modo dei carburanti e dell’energia elettrica. Un panorama, quindi, che necessità di un cambio di marcia per non vedere minato uno dei cardini della società civile, il Trasporto pubblico locale.  Il settore ha dimostrato, specie in questi ultimi anni, una forte capacità di resilienza rispetto a tutti gli eventi, normativi, pandemici, che hanno inciso ed incidono sull’equilibrio economico-finanziario ed organizzativo delle imprese e sulle prospettive del settore. 

Occorre, oggi, un “ritorno al futuro” da intendersi nel senso di uscire dalle logiche emergenziali e ridare al settore una visione ed una prospettiva di sviluppo di lungo periodo.

“Da quanto ascoltato - dice l'Ad Basile -  il Piano sembra guidato da una visione molto chiara di sviluppo di azioni ad alto impatto sul Paese e questo non può che essere per noi imprese un ottimo segnale. Valutiamo positivamente che ci si concentri su iniziative volte ad una crescita equa e sostenibile, a favore di innovazione e digitalizzazione, oltre che a tutela dell’ambiente, con un notevole risparmio sui carburanti.  Riteniamo molto interessante anche l’attenzione rivolta alla necessità di intervento e di integrazione da parte dello Stato sulle perdite accumulate in questi anni di pandemia, che per una azienda come Atam che sta affrontando un piano di risanamento, sarebbe una splendida boccata d’ossigeno”.

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