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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Monastero della Visitazione, ecco cosa ci sarà nel nuovo polo museale quasi ultimato

Vicino il completamento dei lavori per il complesso monumentale, dei cui contenuti ci parla l'ex assessora Calabrò

Quando sarà consegnato alla città il monastero della visitazione nella sua fruizione di nuovo museo civico? Se lo chiedono tutti - non solo i reggini ma anche le istituzioni culturali con le quali sarà messo in rete - dopo che il sindaco Giuseppe Falcomatà ne ha parlato annunciando la dirittura d'arrivo per il cantiere del tapis roulant, che nelle parole del primo cittadino coinciderà con l'inaugurazione del nuovo polo museale.

Lo stato dell'opera dei lavori dopo anni travagliati, stop e riavvii

Per lo storico ex monastero di via Reggio Campi il proverbiale ultimo miglio è ora proprio la conclusione dei lavori di risanamento della struttura, che sarebbero ormai quasi completati per l'80%. Restauro e rifunzionalizzazione dell'edificio risalente al XVIII secolo e danneggiato dal terremoto del 1908 hanno interessato la struttura, l'adeguamento antisismico, l'impiantistica, il cortile e l'ampia parte di terreno annesso al convento. A fine anno sono stati consegnati anche gli arredi per gli uffici e la zona di accoglienza. Manca davvero poco per ultimare l'opera, con una piccola criticità che potrebbe forse allontanare la data fatidica. La ristrutturazione è iniziata nel 2017 e ha subìto alcuni stop per vicende legate alle ditte appaltatrici: non è escluso che alcuni impianti, che all'epoca erano nuovi, oggi abbiano bisogno di un 'tagliando'. Qualcosa di simile è già accaduto a pochissima distanza dalla Visitazione, per l'ascensore del tapis roulant interessato da una sostituzione di pezzi usurati prima ancora di entrare in funzione, proprio a causa del tempo trascorso. 

Il percorso espositivo, le aree tematiche e la novità di una sezione sulla Giudecca 

I lavori nel complesso monumentale acquisito dal Comune, come è noto, sono garantiti da due linee di finanziamento, Decreto Reggio e fondi comunitari, per un importo complessivo di 4,7 milioni di euro. Ma se la parte dei lavori pubblici continua a far sospirare, è invece tutto pronto per l'aspetto dei contenuti della struttura culturale. A parlarcene è Irene Calabrò, fino a due settimane fa assessora con delega alla cultura, che ha curato la pianificazione delle sezioni e attività dell'ex monastero che presto riaprirà i battenti. Calabrò non ha fatto in tempo a divulgare la bella notizia di ulteriori risorse Interreg assegnate al Comune per questo progetto, ma oggi fuori dalla giunta ci dà ugualmente qualche informazione su quello che ci sarà nel monastero della Visitazione. 

"Il piano terra già utilizzabile ospiterà la pinacoteca e le opere attualmente esposte al museo archeologico nazionale - spiega - e sarà spostato qui anche il fondo dei libri antichi e i volumi delle biblioteche decentrate. Un grande lavoro con il comitato scientifico è stato fatto per il percorso che nel primo piano dell'edificio racconterà la città, suddiviso per grandi temi della storia, il territorio e la cultura di Reggio. Una novità - aggiunge - sarà una sezione specifica sulla storia e le testimonianze della Giudecca calabrese, finora mai documentata, e di cui si occuperà un altro gruppo scientifico".

Le colonne di Tresoldi già installate nell'area del chiostro

Nell'area del chiostro sono già state sistemate le 14 colonne metalliche di Edoardo Tresoldi che insieme alle 46 del Lungomare fanno parte del 'pacchetto' di installazioni di Opera commissionata dal Comune del 2020. Nel progetto originario era previsto che questo gruppo di colonne fosse destinato al cortile del monastero della Visitazione e si tratta di un intervento regolarmente realizzato con l'attuale disposizione delle colonne in due file parallele all'interno di uno spazio rettangolare. "L'effetto è molto bello - dice ancora Irene Calabrò - e quella collocazione è in continuità con un percorso che unisce il lungomare al monastero creando quella stessa armonia tra l'arte della Magna Grecia e quella contemporanea, come accade guardando Opera". 

Grande attenzione, ci fa sapere Calabrò, è stata riservata all'aspetto della digitalizzazione e la multimedialità nella fruizione degli spazi del museo civico, pinacoteca e servizi bibliotecari, dove l'arredamento sarà funzionale e prevederà anche supporti informativi e audio guide. Una pecularità del percorso espositivo tematico che attraversa la storia della città è però la conservazione della struttura originaria del monastero, di cui sono state mantenute le cellette delle novizie, riconvertite in altrettante stanze nelle quali il visitatore potrà immergersi in un'atmosfera di grande suggestione. 

Un altro punto di forza del museo è la terrazza panoramica, che permetterà la vista da uno dei punti più alti della mappa urbana. 

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