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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Parole "scellerate" di Morra su Santelli, Spirlì insorge: "Alla perenne vergogna accompagni le dimissioni"

Il presidente facente funzioni della giunta regionale della Calabria ha commentato le dichiarazioni rilasciate a Radio Capital dal presidente della commissione nazionale Antimafia, Nicola Morra

"La scelleratezza di Morra non meriterebbe commenti. Ma non può restare impunita una volgarità così bassa nei confronti del presidente Jole Santelli".

E' quanto dichiara il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì dopo le parole dichiarazioni rilasciate a Radio Capital dal presidente della commissione nazionale Antimafia, Nicola Morra: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica.

Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c'era un abisso. Se però ai calabresi - aggiunge Morra - questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev'essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perchè sei grande e grosso". E ancora: "La Calabria è irrecuperabile- dice Morra- lo è fin quando lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza".

Le parole del capo della commissione Antimafia rivolte alla compianta Jole Santelli, hanno scatenato la bufera nel mondo politico e Nino Spirlì rincara: "Politico di alto rango, prestigiosa avvocata, donna esemplare, eroica combattente contro il male peggiore, che non era il cancro, ma la malapolitica e la politica sciacquatrippe.

Della sua patologia, privata, personale, non ne ha fatto scudo, né strumento: ognuno di noi, nascendo, ha in tasca la fine. E, di essa, nessuno conosce l’ora di arrivo. Solo la stupidità è peggiore della morte, perché, la prima, dura una vita, mentre la seconda dura meno di un istante. Morra, alla perenne vergogna accompagni le dimissioni. Unico dovere".

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