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Martedì, 30 Aprile 2024
Lutto nella musica calabrese / Fiumara

Morto Gegè Reitano, fratello e appassionato custode della memoria di Mino

Se ne va a 83 anni. Batterista e impresario, aveva ideato il memorial che stava per festeggiare la quattordicesima edizione

Gegè Reitano non ce l'ha fatta a realizzare il suo quattordicesimo memorial dedicato al grande Mino, amatissimo fratello di cui fu manager in vita e poi appassionato custode della sua memoria artistica e umana. Era malato da tempo e stanotte, a 83 anni, si è spento, nel corale cordoglio dei tanti musicisti calabresi che avevano lavorato con lui e ora lo ricordano sui social, generando un'ondata di nostalgia vintage.

Foto in bianco e nero, note e versi che parlano di una Calabria che non esiste più ma che i Reitano avevano cristallizzato come eterna non solo nella musica. All'anagrafe Vincenzo, la carriera musicale di Gegè inizia da adolescente insieme a Mino e gli altri fratelli artisti, Franco e Antonio, nel mitico gruppo rock familiare 'Franco Reitano and Brothers', nel ruolo di batterista. Da Fiumara ai festival calabresi e poi in Germania - dove la band suonò con i Beatles allora sconosciuti esordienti - quando esplodono il talento e la voce di Mino, Vincenzo si trasforma in manager infaticabile. Sarà infatti lui a dirigere la Fremus, casa editrice musicale e poi anche discografica dei Reitano.  

Dalla band con i fratelli alla presenza fissa accanto alla star Mino 

Performer esuberante e impresario, la sua immagine molto particolare, con i grandi baffi scuri, quasi dei mustacchi, lo ha reso popolare nell'ambiente dello spettacolo, sempre accanto al fratello diventato icona della canzone nazionalpopolare. Era presenza fissa dietro le quinte del festival di Sanremo, anche come ospite dopo la scomparsa di Mino, di cui teneva viva la memoria raccontando da quel palco, accolto sempre con calore da grandi estimatori del cantante di Fiumara, come Pippo Baudo e Mike Bongiorno. Sulla loro famiglia (un vero e proprio clan) scrisse anche alcuni libri biografici, l'ultimo lo scorso anno insieme al fratello Antonio. E tra gli episodi che gli piaceva ricordare c'erano gli incontri con le star internazionali, da Frank Sinatra, che i fratelli conobbero a Miami negli anni Settanta, a Charles Aznavour e Paul Anka. A una cosa teneva molto: sottolineare che nonostante avesse scritto una canzone-inno per l'Inter, Mino continuava a tifare Reggina. 

Il memorial ideato dopo la morte del cantante per tenerne viva la memoria

Anche Gegè, come tutta la numerosa famiglia, si era trasferito ad Agrate Brianza, dove con i guadagni discografici Mino volle comprare un terreno sul quale ha edificato il Villaggio Reitano, residenza in cui ha riunito nonni, genitori e discendenti. Un nido anacronistico: cucina tipica calabrese, tradizioni intoccabili e spazi costosi ma aperti a feste pubbliche come quelle del paese natio, invitando divi come Adriano Celentano che si concedeva gentilmente per partite a pallone con gli ospiti.

Qui il 27 gennaio 2009 Mino Reitano è morto, consumato da un tumore, e per destino Gegé se ne va nello stesso giorno, sebbene di novembre. Dopo la scomparsa dello chansonnier reggino, Gegè Reitano ha ideato e promosso il memorial che ogni anno porta a Reggio artisti, amici e personaggi vari per ricordare Mino, condividendone l'organizzazione con Franco, l'altro fratello che aveva continuato la carriera musicale mettendo a servizio le sue doti di paroliere e compositore per il successo di Mino, scomparso qualche anno fa. 

I messaggi degli artisti calabresi che avevano lavorato con lui

Il prossimo memorial, tradizionalmente fissato nella data dell'anniversario della morte e oggetto di sospensioni e rinvii soltanto nel periodo del Covid, sarebbe stato il numero quattordici per Gegè, che pur vivendo in Lombardia è rimasto legatissimo alla Calabria promuovendo tanti artisti del territorio. In molti lo stanno ricordando così, con affetto e gratitudine su Facebook. Il chitarrista Domenico Gullì scrive: "Gegè Reitano è stato il mio primo produttore discografico. Impresario lungimirante, batterista appassionato, uomo dedito alla famiglia e agli affetti. Mai potrò dimenticare l'instancabile lavoro che ci ha coinvolti, insieme al carissimo Felice Pagano, dal 2013 con il Mino Reitano Story. Una bellissima pagina della mia vita, indelebile".

Commosse le parole di Fortunato Trefiletti: "Oggi si è spento un altro pezzo di Calabria. Venerdì ci siamo sentiti e mi ha detto che non si sentiva bene e che sognava di avere ancora un edizione del memorial Mino Reitano con me alla chitarra. Io gli ho risposto 'Gegè non parliamo del memorial, pensa a rimetterti presto e ci riabbracceremo appena possibile. Mi ha sempre trattato da professionista e quando si posava la chitarra da nipote, e non voglio dire figlio per non arrogarmi titoli che non mi competono". Conclude il musicista reggino: "Gegè buon viaggio e sono sicuro che la tua Calabria ti saluterà come meriti. Ora sarai ad abbracciare i tuoi amati fratelli Franco e Mino". 

Il tenore gioiosano Ermes Nizzardo, che con Mino ha in comune gli studi al Conservatorio Cilea, è autore di un messaggio emozionante: "In lacrime e con il cuore pesante, ricordo un altro caro amico che ci ha lasciato, Gegé Reitano. La sua dedizione nel preservare il nome del fratello Mino Reitano, la sua generosità nel farci sentire sempre parte della sua famiglia. Oggi piangiamo la sua assenza, ma celebriamo la bellezza dei momenti che abbiamo condiviso insieme. Riposa in pace, Gegé e dai un bacio da parte nostra al caro Mino e a Franco che tanto ci hanno voluto bene". 

Cordoglio anche nel mondo della politica per la scomparsa di Gegè

 Anche dal mondo della politica calabrese sono arrivati messaggi di cordoglio. Il consigliere comunale Roberto Vizzari ha dichiarato: "Gegè è stato un artista poliedrico, ma io lo ricordo principalmente per la sua azione incessante mirata a mantenere viva la memoria del grande Mino Reitano, ideatore e sostenitore dell'evento a lui dedicato. Riposa in pace Gegè". Mentre l'ex assessore comunale Giuseppe Agliano, vice presidente del consiglio nazionale dell'Asi, commenta: "Fu un amico caro ed affettuoso, artista eclettico e instancabile promotore del memorial Mino Reitano, a cui per anni ho collaborato. Sono addolorato per la sua dipartita ed esprimo ai familiari i sentimenti del mio profondo cordoglio. Ciao Gegè, buon viaggio".

Il Memorial Mino Reitano, che nel tempo ha avuto anche edizioni estive e iniziative fuori sede oltre i confini calabresi, è adesso un'eredità anche di Gegè. E' anche merito di quell'evento per cui il manager artista tanto si è speso, se continuiamo a parlare del talento di Mino. Minacciato già in vita da una fama di emigrante meridionale grezzo snobbata da certi critici e nello show-business più pretenzioso in anni di vergogna dell'italico passato contadino, Mino Reitano è stato riscoperto ed è diventato cult della nostra canzone. Dietro, c'erano i battiti di un cuore che lo amava tanto e ora si è fermato, lasciando quaggiù a chi resta il compito di non dimenticare. 

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