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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'operazione

Mare Sicuro, il bilancio della direzione marittima di Reggio Calabria

I dati della Guardia costiera registrati nella stagione estiva: "Meno utenti del mare si sono trovati in situazioni di pericolo (circa la metà rispetto all’anno passato), segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità"

Nei giorni scorsi si è conclusa l’operazione Mare sicuro 2023, la stagionale campagna operativa di legalità e sicurezza condotta dai comandi territoriali del corpo delle capitanerie di porto, Guardia costiera, sia a mare che a terra, lungo tutte le coste italiane.

L’estate rappresenta il momento di massima fruizione di spiagge e mare da parte della collettività ed il personale delle capitanerie di porto è chiamato ad assolvere il delicato compito di supervisore discreto, ma sempre presente, per garantire lo svolgimento sereno e sicuro delle attività balneari, intervenendo, nel caso occorra, per censurare e reprimere condotte illecite.

Durante la fase operativa, lo sforzo della direzione marittima della Calabria è stato prioritariamente volto alla salvaguardia della vita umana in mare. Con l’impiego di 48 motovedette e gommoni e di 55 mezzi terrestri, i militari impiegati hanno portato a termine numerosi interventi consentendo il soccorso di 45 unità da diporto in seria difficoltà e portando in salvo 42 persone, tra diportisti, bagnanti e subacquei, in pericolo per cause il più delle volte riconducibili a condotte azzardate o negligenti.

"Questi dati - spiegano dalla direzione marittima di Reggio Calabria - consentono di evidenziare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati indicando nel contempo una variazione in alcuni settori che, grazie al dispositivo di vigilanza che la Guardia costiera calabrese ha dispiegato lungo le coste ed alla capillare ed efficace campagna informativa preparatoria posta in essere nei mesi di aprile e maggio, hanno registrato una positiva flessione: meno utenti del mare, infatti, si sono trovati in situazioni di pericolo (circa la metà rispetto all’anno passato), segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità".

Le mission della Guardia costiera

Quotidiana l’attività di vigilanza (per un totale di 9845 missioni e 24345 controlli complessivi) che si è svolta con l’impiego, spesso simultaneo, delle pattuglie di terra e delle unità navali, coadiuvate in molte occasioni, per più efficaci e rapidi interventi, dai velivoli in dotazione al corpo e delle altre forze di polizia.

Particolare attenzione è stata dedicata al diporto (oltre 2500 controlli effettuati) e specialmente al fenomeno della navigazione sotto costa che avviene, molto spesso, con l’utilizzo di piccoli natanti e moto d’acqua e che arreca turbamento e potenziale pericolo alla balneazione.

Operazione Spiagge libere della Capitaneria di porto di Reggio Calabria

Non è mancata la consueta attività di verifica ai fini demaniali e di sicurezza delle strutture balneari insistenti sui litorali con oltre 3300 controlli effettuati. La capitaneria di porto di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione "Spiagge Libere" ha rimosso attrezzature balneari abusive rimettendo alla libera fruizione dell’utenza oltre 20 mila metri quadrati di arenile.

La depurazione

"In tema ambientale - continua la Guardia costiera - è stata intensificata l’azione di sorveglianza nel settore della depurazione, mediante il coinvolgimento dei tecnici dell’Arpacal, allo scopo di incrementare i campionamenti delle acque della costa calabrese e verificarne la bontà a tutela della balneazione. In particolare, l’attività ha interessato i prevalenti corsi d’acqua che sfociano nelle acque di giurisdizione (oltre 3400 controlli effettuati").

La soddisfazione del comandante generale del corpo

L’andamento positivo della campagna è stato evidenziato anche dal comandante generale del corpo delle capitanerie di porto, ammiraglio Nicola Carlone, nel corso del suo intervento al Salone Nautico di Genova dove è stato presentato il bilancio dell’operazione estiva.

Anche a livello nazionale si è registrata una diminuzione importante dei soccorsi alle unità da diporto, segno di una sempre maggiore consapevolezza dei diportisti e dell’importante ruolo svolto dalla Guardia costiera nell’attività di informazione e prevenzione.

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