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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Ingegneri, architetti e geologi scrivono alla Santelli e chiedono di accedere al Riparti Calabria

I presidenti degli Ordini professionali si rivolgono, considerata la grave crisi economica, alle Istituzioni per scongiurare ulteriori conseguenze devastanti sul tessuto economico e sociale della nostra regione

"Estendere anche i professionisti calabresi la possibilità di accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal Riparti Calabria". E' l'appello che i presidenti degli ingegneri, architetti e geologi calabresi, hanno rivolto alla governatrice Santelli e all'assessore al lavoro ed allo sviluppo economico Fausto Orsomarso.

I vertici degli ordini, Carmelo Gallo, Federazione ordine ingegneri della Calabria, Ordine degli architetti: Giuseppe Macrì (Catanzaro), Pasquale Costabile (Cosenza), Danilo Arcuri (Crotone), Salvatore Vermiglio (Reggio Calabria), Nicola Donato (Vibo Valentia) e Alfonso Aliperta, ordine regionale dei geologi della Calabria, plaudono alla misura Riparti Calabria, "in cui si prevede di destinare 120 mln di euro a fondo perduto a sostegno delle piccole e medie imprese" e segnalano "l’impossibilità per i liberi professionisti di aderire all’iniziativa.

Gli ingegneri, gli architetti ed i geologi calabresi, hanno infatti subito duramente le conseguenze della sospensione di molte attività lavorative connesse al proprio lavoro professionale, anche a causa della chiusura dei cantieri e degli uffici pubblici, oltre che per le consistenti limitazioni agli spostamenti imposte dal recente lockdown nazionale.

Ne è conseguito, in pratica, un azzeramento delle entrate, pur dovendo continuare a onorare gli impegni assunti, incluso il pagamento di utenze e affitti". 

Purtroppo, continuano i presidenti, "nemmeno l’indennità di 600 euro prevista dal decreto Cura Italia, percepita peraltro solo da una parte dei nostri iscritti, consente ai professionisti di far fronte alle necessità familiari e alle spese per lo svolgimento delle attività professionali".

Per questo motivo gli Ordini oltre alla richiesta di accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal Riparti Calabria, includendo a tal fine le attività professionali, fortemente limitate ma non formalmente sospese dai decreti governativi di lockdown" chiedono "di provvedere con la massima urgenza alla predisposizione di analoghe azioni specifiche, a sostegno delle categorie professionali, per scongiurare ulteriori conseguenze devastanti sul tessuto economico e sociale della nostra regione".

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