Pasqua, la riflessione di Festicini: "Sia per noi occasione di profonda rinnovazione spirituale"
Le parole del presidente dell'Istituto nazionale azzurro
"In quest'epoca di rapidi cambiamenti e incertezze, la Pasqua emerge come un faro di speranza eterna, ricordandoci i valori immutabili su cui si fonda la nostra fede cattolica. Mentre festeggiamo la resurrezione di Cristo, desidero condividere alcune riflessioni che spero possano illuminare il nostro cammino spirituale e rafforzare i legami che ci uniscono nella comunione della chiesa".
Così Lorenzo Festicini, presidente dell'Istituto nazionale azzurro: "La Pasqua ci porta al cuore del mistero cristiano, rivelando l'amore infinito di Dio per l'umanità. La passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo ci insegnano che l'amore è più forte della morte, che la luce può brillare anche nelle tenebre più profonde e che la speranza non è mai vana. Questi non sono semplici concetti teologici, ma verità viventi che devono ispirare ogni aspetto della nostra esistenza.
In questo tempo sacro, siamo invitati a riflettere profondamente sul significato del sacrificio e del servizio. Cristo, nella sua umiltà, ci ha mostrato che il vero potere si trova nel servire gli altri, non nel dominarli. Questa lezione è fondamentale in un mondo che spesso misura il successo in termini di potere e di possesso, dimenticando che la vera grandezza risiede nella capacità di amare e di donarsi senza riserve.
La Pasqua ci chiama anche a una conversione personale e comunitaria, a rinnovare la nostra fede e a vivere più pienamente secondo il vangelo. È un tempo per lasciarci alle spalle le vecchie abitudini e le sicurezze illusorie, per abbracciare una vita rinnovata nello Spirito. Questo processo di rinnovamento non è sempre facile, richiede coraggio e fiducia in Dio, ma è l'unico cammino verso la vera libertà e la piena realizzazione del nostro essere.
Inoltre, la Pasqua ci ricorda l'importanza della comunità e della fratellanza.
Nel mistero pasquale, siamo chiamati a riconoscerci come membri di un unico corpo mistico, in cui la gioia e il dolore di ciascuno sono condivisi da tutti. Questa consapevolezza deve spingerci ad agire con compassione e solidarietà verso i nostri fratelli e sorelle, specialmente i più vulnerabili ed emarginati, riflettendo così l'amore misericordioso di Cristo nel mondo".
"Desidero - conclude il presidente dell'Ina - che questo tempo di Pasqua sia per noi e per le nostre famiglie un'occasione di profonda rinnovazione spirituale. Che possiamo sperimentare la gioia e la pace che vengono dalla Resurrezione di Cristo e che queste benedizioni ci accompagnino nel nostro cammino di fede".