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Domenica, 28 Aprile 2024
Il fatto / Pellaro

Rapina ad una coppia di anziani, portati via i risparmi di una vita: tra gli arrestati anche la badante

L'episodio avvenuto a Pellaro risale al 16 giugno dello scorso anno. Le vittime, marito e moglie, sono morti nei mesi scorsi per cause naturali

Quattro persone sono state arrestate lunedì scorso con l'accusa di rapina pluriaggravata in concorso, ai danni di una coppia di anziani, marito e moglie, derubata il 16 giugno del 2022, nel quartiere Pellaro di Reggio Calabria, di un'ingente somma di denaro, non esattamente quantificata, costituita dai risparmi di tutta una vita.

Tre uomini e una donna, A.A. cl.91, M.S. cl. 92, L.M., cl. 73 e C.D., cl.80, sono stati fermati dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della procura, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri.

Le indagini

Le indagini, condotte dalla squadra mobile sotto le direttive della procura sono partite dalla denuncia delle vittime,  lui cl. 29, lei cl. 36, che raccontarono di essere stati rapinati durante le ore pomeridiane da due persone travisate che dopo aver sfondato la porta di ingresso, li costrinsero con la forza a stare fermi in un angolo della casa, gli tapparono la bocca con la mano per non farli gridare, e si diressero, in modo sicuro nella stanza da letto aprendo un cassettone dove le vittime custodivano i risparmi di alcuni anni.

Proprio la dinamica dell’evento fece ritenere agli inquirenti che i presunti autori della rapina avessero agito essendo in possesso di dettagliate informazioni sulle abitudini dell’anziana coppia.

"Costretti con la forza a stare fermi": anziani rapinati in casa a Pellaro: il video

A fornire i primi sviluppi investigativi è stata la meticolosa analisi delle telecamere, che avrebbe permesso di individuare la macchina utilizzata dai presunti autori della rapina, poi risultata noleggiata da uno degli arrestati (C.D., cl.80), che come emerso nel corso delle indagini, spiegano dalla questura "si prestava in modo sistematico a noleggiare macchine che poi metteva a disposizione dei complici". 

Partendo dal noleggiatore del veicolo, l’analisi dei tabulati e le intercettazioni telefoniche avrebbero permesso di raccogliere gravi indizi a carico dei due presunti autori materiali della rapina (A.A. cl.91, M.S. cl. 92), uno dei quali (M.S.) è il genero dell’ultima badante delle vittime (L.M.), anch’essa colpita da misura cautelare, perché sospettata dagli inquirenti "di aver fornito ai rei le informazioni necessari per portare a termine l’azione criminale.

A carico della donna, tra gli altri indizi, vi è il fatto che si licenziava pochi giorni dopo e, per come emerso dalle intercettazioni, manifestava una insolita disponibilità di danaro nelle fasi successive alla rapina".

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