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Piazza De Nava, Comitato e Fondazione Mediterranea scrivono a Brunetti

Dopo la notizia della richiesta di autorizzazioni al Comune, si chiede al sindaco facente funzioni di "ripristinare l'ordine democratico e ottemperare alla volontà popolare"

Le parole in consiglio comunale del sindaco facente funzioni Brunetti, che ha detto chiaramente che i lavori in piazza De Nava partiranno a breve, e la notizia che sarebbero già state chieste dalla Soprindentenza le autorizzazioni per avviare il cantiere, ha provocato l'immediata reazione delle associazioni che si oppongono al progetto di demolizione.

Fondazione Mediterranea e il Comitato Civico per Piazza De Nava hanno scritto una lettera aperta allo stesso Brunetti chiedendo di "ripristinare l'ordine democratico e la legalità". 

Si legge nel testo. "Posto che tutto l’iter del progetto di sostituzione della storica piazza De Nava con una nuova che con la precedente non ha alcuna somiglianza non ha avuto la doverosa evidenza e che non è stato sottoposto a un pubblico dibattito, come più volte richiesto; e che influenti pareri, tra cui quello del professor Salvatore Settis, hanno affermato il principio della sostanziale illegittimità di uno stravolgimento urbanistico del centro storico che non passi attraverso l’assenso della maggioranza della cittadinanza; pur soprassedendo sull’oggettiva debolezza estetica progettuale, definita eufemisticamente fragile dal professor Alessandro Bianchi e bocciata da associazioni professionali e istituti di urbanistica oltre che dalle maggiori associazioni ambientaliste nazionali (Fai, Legambiente); è di palmare evidenza che si è di fronte a un poderoso vulnus democratico".

Continuano le associazioni: "Questo vulnus democratico si è concretizzato non solo per l’opposizione al progetto della maggioranza della cittadinanza ma anche per il mancato rispetto da parte del sindaco f.f. e della giunta comunale del vincolante mandato conferito dal consiglio comunale, che nella seduta del 31 gennaio 2022 si è unanimamente espresso per ad attivare tutte le iniziative utili e necessarie al fine di promuovere un’interlocuzione tra le istituzioni e gli attori territoriali interessati onde tutelare l’identità storica e culturale di piazza De Nava". 

Ma le associazioni denunciano come tutto questo non sia stato fatto e invitano il sindaco facente funzioni a "ottemperare ai suoi doveri di primo cittadino rendendo cogenti i citati deliberata, prima di far concedere dai dirigenti di settore qualsiasi autorizzazione ai lavori".

Si legge ancora nella nota: “Tutelare l’identità storica e culturale di piazza De Nava, così recita l’unanime delibera del consiglio comunale: ed a questo che deve tendere l’azione del primo cittadino, che è stato impegnato su questa strada, in osservanza al Codice dei Beni Culturali".

La conclusione della lettera aperta è molto dura: "Parlare di legalità e di democrazia è facile, metterle in atto con fatti concreti a volte è difficile: ma dev’essere fatto, non solo per motivi di etica ma anche di opportunità politica: la cittadinanza si aspetta dai suoi amministratori, tra le altre cose, che venga rispettato il ruolo pubblico che si ricopre".

"Il sindaco f.f. -  chiedono all'unisono le associazioni - deve ottemperare alla volontà popolare, espressa dal Consiglio nella sua interezza, con assoluta trasparenza e legalità, senza tentennamenti e senza cedere alle pressioni di lobby o conventicole"

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