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Lunedì, 29 Aprile 2024
La denuncia

Piazza del popolo, Marcianò: "Continua lo scempio e il degrado"

La consigliera comunale di Impegno e identità denuncia ancora la situazione dell'area mercatale

Ancora una volta la consigliera comunale di Impegno e identità Angela Marcianò, denuncia "lo stato di degrado e l'incuria (abusivismo, sporcizia diffusa, sversamento di rifiuti, mancanza di servizi igienici) di piazza del Popolo che investono sia l'adiacente complesso Polifunzionale di proprietà comunale, “opera incompiuta” ormai ridotta ad una discarica sia la tomba ellenica divenuta anch'essa un’altra discarica con annesso gattile".
Antonella Di Bella, attivista di Impegno e identità afferma che: “Da decenni, sia i politici reggini che regionali, si riempiono la bocca di parole come turismo, sviluppo, legalità ma costoro non sanno nemmeno di cosa parlano perché la vocazionalità turistica non si può semplicemente blaterare a chiacchiere quando non solo nelle periferie ma anche in pieno centro storico manca il basilare decoro”.

Il movimento ha raccolto "lo sconforto di numerosi residenti che si sentono abbandonati  - si legge nella nota - perché nonostante le loro segnalazioni, la polizia municipale si è sempre rifiutata di recarsi sul posto per verificare sia le cause del sistematico abbandono giornaliero di rifiuti organici e indifferenziati in questa zona, sia la regolarità dei titoli di concessione da parte degli occupanti della Piazza. Per altro spesso i rifiuti abbandonati sono eliminati in modo improprio, anche appiccando il fuoco (è recente un episodio incendiario particolarmente grave) per un loro rapido ma tossico smaltimento, altre volte sono miscelati dentro un compattatore, senza alcun genere di differenziazione in base ai codici.

Tutto ciò è fatto con una palese impudenza, dal lunedì alla domenica compresa, sotto gli occhi di tutti, in un’area di particolare pregio ed interesse, adiacente il Tar, a circa 300 m dal Museo archeologico, circa 50 m dalla Tomba ellenica, a 300 m dal Consiglio regionale, a 500 m dal Grande ospedale metropolitano e dal policlinico Madonna della Consolazione, a 150 m dall'istituto clinico De Blasi quindi in una zona ad alta  intensità abitativa, particolarmente frequentata e di conseguenza congestionata dal traffico.

Il blitz interforze

Una tantum sono stati attuati blitz interforze, ricordati più per la loro platealità che per la reale efficacia. Il movimento sostiene che: “Fino ad oggi, l'amministrazione, come uno struzzo, incapace di volare, ha sempre nascosto la testa dentro la sabbia, sperando, come al solito, che i problemi si risolvessero per magia da soli mentre è necessaria una sapiente e lungimirante regia attraverso l'assunzione di decisioni politiche e soluzioni tecniche”.

Il movimento "non comprende i motivi in base ai quali gli organi competenti si astengano dall’intraprendere tutte le necessarie azioni di vigilanza, controllo e monitoraggio a cui per altro li obbliga il “Regolamento per l'esercizio del commercio al dettaglio su aree pubbliche”, da loro stessi approvato con Delibera n.63 del 7 ottobre 2022 che per altro, ad oggi, non è ancora reperibile sul sito del Comune, alla faccia della trasparenza. Non dovrebbe forse essere naturale, oltre che doveroso per l'amministrazione, prendere una netta posizione di distanza, impedendo “prassi di fatto” che generano numerosi dubbi di legittimità, sia in merito all'occupazione del suolo mercatale che all’abbandono, raccolta, miscelazione e travasamento dei rifiuti?".

La presidente del movimento Angela Marcianò in qualità di consigliere comunale ha già molte volte affrontato la problematica nel corso di diverse convocazioni della commissione consiliare Attività produttive, non limitandosi ad evidenziare le criticità ma andando delle proposte risolutive. La stessa ha ribadito, agli assessori competenti Martino e Palmenta e al comandante della Polizia municipale, che: “Sia dal punto di vista politico che amministrativo, non è più possibile far finta che questa situazione disastrosa non esista. Gli organi istituzionali e soggetti competenti per materia devono riportare la legalità a Piazza del Popolo, poiché quotidianamente 7 giorni su 7, su questa area pubblica si svolgono attività che producono ingenti quantità di rifiuti indifferenziati, senza che sia fatto nulla di concreto per impedirlo anzi con l’aggravante di far sobbarcare l’Amministrazione comunale dell’onere di pagare ingenti costi per la pulizia della piazza a fronte di misere entrate e in assenza di una pervicace attività di vigilanza”.

Tra l'altro, la situazione reale dei posteggi mercatali delinea una realtà disarmante, per cui solo 6 soggetti (su oltre 60) risultano titolari di licenza e regolarmente paganti! E dunque, a fronte di costi onerosi di pulizia della piazza (150 Mila euro) l'amministrazione non è stata ancora in grado di riscuotere le somme previste, lasciando tutto in un limbo in cui ognuno fa ciò che gli pare. Al momento rimangono lettera morta le linee guida del Mise, il D.lgs. n. 59/2010, l’art.181 com. 4 bis e ter del D.L. n.34/2020 convertito nella legge n.77/2020.

Secondo l'attivista del movimento Antonella Di Bella: “L'obiettivo non può essere solo sanzionatorio bensì di orientamento guidato all'osservanza delle regole, attraverso un percorso di informazione e sensibilizzazione rivolto agli esercenti ambulanti.”

Le soluzioni da adottare

Le possibili soluzioni da adottare sono molteplici: lo spostamento del mercatino ortofrutticolo in un'altra area più distante rispetto al Museo archeologico nazionale; il metodo della spunta in base al quale gli operatori che, pur avendo la licenza, non possiedono la
concessione possono partecipare, nel giorno di mercato, all'assegnazione dei posti non occupati; come in altre zone mercatali, la riduzione delle giornate di mercato al massimo a due a settimana; il controllo e il monitoraggio sulla regolarità delle attività commerciali sulle aree pubbliche e sulla regolarità dei pagamenti dei posteggi da parte degli operatori.

I vantaggi sarebbero molteplici: decongestione del traffico, abbassamento livelli di rumorosità, meno inquinamento acustico, ambientale e dell'aria, riduzione degli odori che esalano dalla piazza anche dopo essere stata svuotata, calo natalità e proliferazione ratti, blatte e insetti vari che ormai sono visibili anche in pieno giorno, maggiore valorizzazione dell'intera area con il ripristino del decoro urbano. In poche parole maggiore attrattività dal punto di vista turistico, maggiore salubrità igienico sanitaria e benessere per l'intera collettività.

Per tutti questi motivi il movimento ha inviato una segnalazione dettagliata agli organi ed enti competenti per materia affinché attivino un nuovo corso nella gestione delle attività mercatali: “Questa può essere un’occasione di riscatto per l'amministrazione, per restituire maggiore lustro e dignità a Piazza del Popolo e consentire a tutti gli operatori che rispettano le regole, di lavorare in tranquillità secondo i dettami previsti della normativa vigente e non secondo le leggi ingovernabili del caos”.

Il silenzio, l'assenza non è mai la scelta migliore, - conclude Impegno e identità -  in particolar modo per chi è stato demandato con fiducia dagli elettori ad amministrare!"

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