rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Infrastrutture

Statale 106 e Alta Velocità tra grandi promesse e scetticismo

Scoppia la polemica politica sui finanziamenti della manovra, ma adesso sono le associazioni e i cittadini a chiedere chiarezza e impegno

Il megafinanziamento per la Statale 106 è una "svolta epocale", come l'ha definita il governatore Occhiuto, o l'ennesimo fumo negli occhi dei calabresi? All'indomani della notizia dei 3 miliardi stanziati dal governo, si è acceso lo scontro politico sulla reale portata dell'investimento. I soldi (mai visti prima, è vero) sono infatti diluiti su un arco di quindici anni, una scansione che, attaccano i detrattori dell'area di centrosinistra, di fatto lascia cuocere a rilento il cantiere della lunga arteria di collegamento tra Puglia e Calabria e soprattutto escluderebbe dal piano dei lavori alcune tratte tra le più pericolose. 

Basta vittime sulla SS 106 chiede rimozione dei dirigenti Anas

Più di ogni querelle strumentale o di propaganda, a chiedere risposte definitive sono le vite spezzate sulla "strada della morte". L'ultima è di pochi giorni fa: venerdì scorso si è spenta la ventiquattrenne Federica Princi, originaria di Soverato e residente a Monasterace. Era in coma da un anno dopo un incidente all'altezza di Riace ed è morta nell'ospedale di Crotone, dove si trovava ricoverata. Dell'evento luttuoso hanno informato su Facebook i volontari dell'organizzazione "Basta vittime sulla SS 106", che in occasione della recente giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada stanno pubblicando i nomi dei morti sull'arteria killer, invitando tutti a partecipare, contattando l'associazione per indicare le persone a cui si volesse dedicare un pensiero. Ed è un agghiacciante bollettino di guerra. Emanuele, Michele, Mohamed, Pietro. Le sirene delle ambulanze qui suonano come sotto le bombe. Si muore in un attimo, a 16 anni come a 80. Significativo che nella stessa giornata, il messaggio arrivato dal Mit non è stato per i morti sulle strade, ma un trionfale annuncio del blocco dell'aumento delle multe, previsto nel 2023 per l'aggiornamento automatico del codice della strada agli indici di inflazione.  

L'ingegner Fabio Pugliese, responsabile del comitato scientifico di “Basta Vittime sulla SS 106”, ha rivolto un appello a Roberto Occhiuto per rimuovere tutti gli attuali dirigenti della struttura territoriale Anas. "Verificando i loro bilanci di esercizio negli ultimi tre anni - ha osservato Pugliese - si nota che non hanno prodotto nulla. La Calabria invece ha bisogno dei migliori dirigenti che Anas ha sul territorio nazionale. Perché la Statale 106 che i cittadini calabresi percorrono ogni giorno, versa in condizioni comatose.Serve gente che lavora, produce e, soprattutto che intervenga subito sulle tante criticità esistenti che minacciano la vita degli automobilisti". 

L'associazione, nata nel 2014, in questi anni si è fatta portavoce di questo allarme, riuscendo a sollecitare alcuni interventi sulla parte ammodernata della E90, come il tracciato a 4 corsie con spartitraffico centrale da Roseto Capo Spulico a Sibari in provincia di Cosenza. Oggi il gruppo è molto attivo sui social e la community di Facebook ha raggiunto quota 80.000 membri.

I tre miliardi della manovra saranno elargiti con il contagocce

Il finanziamento annunciato dal ministro Salvini per ammodernamento e messa in sicurezza è stato subito al centro di un botta e risposta a sensi obbligati. Da amministratori ed esponenti dei partiti di centrodestra l'iniziativa del Governo Meloni è stata salutata come azione concreta del programma elettorale e interesse senza precedenti verso la Calabria: Occhiuto ha anche fatto capire di aver alzato personalmente il telefono per chiedere conto e ottenere il rispetto degli impegni verso una regione che al voto ha dato soddisfazione alla coalizione.

Sul fronte opposto si sono fatte le pulci al decreto, rilevando come non è tutto oro ciò che luccica: calcolatrice alla mano, se i soldi dovranno essere suddivisi in tranche lungo un periodo di quindici anni, il cantiere si concluderà non prima del 2037. A dirlo sono stati il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci, e poi la dirigente regionale dem Enza Bruno Bossio, e il sindaco di Cassano all'Ionio Gianni Papasso, tuonando contro una colossale "presa in giro". Bruno Bossio ha segnalato anche l'incapienza dello stanziamento per alcune tratte già cantierabili come la Crotone-Catanzaro, la Sibari-Crotone e l'intero percorso Catanzaro-Reggio, del tutto fuori portafoglio. 

Roberto Occhiuto, dopo una premessa-tormentone sul Pd ("quasi ininterrottamente al governo nazionale negli ultimi 10 anni e per più di un lustro alla guida della nostra Regione non ha mai posto in cima ai suoi programmi il rifacimento della SS 106"), ha risposto a tono, spiegando che ulteriori risorse potranno essere reperite attraverso i fondi strutturali europei 21-27 e il Fsc 21-27 (200 milioni) destinati alla Regione Calabria, e che il cronoprogramma decisamente poco serrato delle disponibilità economiche permetterà di evitare che i fondi possano essere disimpegnati durante i tempi tecnici di progettazione. Il tutto sotto costante monotoraggio dei cantieri e in sinergia con i territori. 

Insomma, il lunghissimo periodo è ragionato per scongiurare la perdita di somme causa ritardi nelle date operative. Nel frattempo quella strada continuerà ad essere percorsa quotidianamente da pendolari, studenti, giovani e famiglie. Federica Princi si trovava a bordo della Fiat 500 di un amico e percorreva la strada nella zona di Riace, quando nel novembre del 2021, l'auto ha impattato violentemente contro un veicolo in sosta ed è finita contro un guardrail. La giovane donna era stata trasportata in elicottero al Gom di Reggio e operata d’urgenza per un grave trauma cranico con ematoma cerebrale. In stato di coma era stata trasferita nelll'ospedale di Crotone, dove è spirata.

L'alta velocità ferroviaria, un'altra promessa in attesa di essere mantenuta

Un'altra questione aperta sulle infrastrutture calabresi  è quella dell'alta velocità ferroviaria, che pure rientra nella manovra del Governo Meloni, con un programma tecnico che suscita scetticismo. La linea Av Salerno-Reggio sarà infatti lunga 445 chilometri, 52 in più dei 393 dell'attuale linea convenzionale. Una stranezza perché tutte le percorrenze di alta velocità, in Italia e in Europa, tengono a ridurre il tracciato anziché aumentarlo: nel caso del nostro territorio non si guadagnerebbe nulla in termini di tempo, essendoci comunque da coprire una maggiore lunghezza. Il cantiere in compenso sarebbe molto costoso. Su questo si sono espresse ora anche 11 associazioni regionali, con un appello urgente.

A firmarlo sono state Touring Club territoriale Reggio, Italia Nostra sezione di Reggio; Fai delegazione reggina, Lions Club Reggio Host, Rotary Club Reggio Nord, associazione guide ufficiali del Parco Nazionale dell'Aspromonte, Associazione Italiana Parchi Culturali, associazione Ventotene, Archeoclub dello Stretto, Fondazione Mediterranea e circolo culturale Apodiafazzi. A maggio scorso avevano chiesto la revisione del progetto dell'alta velocità ferroviaria e il 28 settembre anche il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del Mit aveva evidenziato a Rfi le criticità della maggiore lunghezza della nuova linea. "Tale pronunciamento dell’organo tecnico - scrivono le associazioni - ha indotto il Ministero a sospendere il dibattito pubblico sulla nuova linea e conseguentemente tutta la procedura si è bloccata".

Oggi le associazioni esprimono preoccupazione che "il blocco delle procedure previste per legge per le opere pubbliche rilevanti e le difficoltà economiche nazionali non facciano cadere nel dimenticatoio la linea Av Salerno-Reggio" e annunciano iniziative popolari per sensibilizzare i cittadini e soprattutto le istituzioni regionali e i parlamentari calabresi.

Attorno al favoloso trofeo del Ponte, la Calabria continua a restare isolata, irraggiungibile e in credito crescente di morti sulle strade. Si deve viaggiare ogni giorno rischiando la pelle. O in condizioni aberranti. Il Comitato Pendolari Trenitalia (il mitico gruppo che a ottobre è riuscito a cancellare gli aumenti del costo dei biglietti in esclusiva per la Calabria) ha chiesto in questi giorni una rimodulazione degli orari, incompatibili con le esigenze dei lavoratori fuori sede. I tempi eccessivi di percorrenza sono routine sul gruppo Facebook, dove si postano segnalazioni di disservizi a getto continuo. Nell'ultimo incontro in Regione Calabria con Trenitalia e Art Cal sono state comunicate le novità a partire dal 12 dicembre: sulla tratta tirrenica saranno cancellati i treni veloci 5496 e 5582 tra Cosenza e Reggio e nessun potenziamento avverrà, come richiesto dall'utenza, sulla fascia jonica.  Nel 2023 con l'arrivo dei nuovi treni blues elettrici, pare ci saranno più collegamenti. Ma ormai alle promesse nessuno crede più. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Statale 106 e Alta Velocità tra grandi promesse e scetticismo

ReggioToday è in caricamento