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Cronaca

"Ordina una pizza" per sfuggire alle violenze del marito: poliziotto reggino salva una donna

Il giovane agente di Reggio Calabria Vincenzo Maria Tripodi, in servizio da 6 mesi a Torino, ha risposto ad una singolare chiamata al 113. Freddezza e bravura hanno consentito al reggino di aiutare la signora e il figlio in pericolo

Essere lucidi in certe situazioni è difficile, ma risulta cruciale per salvarsi la vita e uscire da un vicolo cieco. Lo dimostra la storia della signora Angela, vittima di violenze che è riuscita ad avere la meglio durante un evento che poteva trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso, grazie anche alla prontezza di un giovane agente della polizia di origini reggine.

A raccontare la vicenda ci pensa il senatore Davide Faraone tramite il suo profilo Facebook. L'esponente politico si concentra su Vincenzo Maria Tripodi, 27 anni, agente da 6 mesi in servizio alla centrale operativa della questura di Torino, e originario di Reggio Calabria. "Quando gli hanno passato la telefonata di Angela che ordinava una pizza 'baby' per il suo figlioletto ha capito subito che lei e il suo piccolo erano in pericolo. E in tre minuti ha evitato il peggio", scrive il rappresentante di Italia Viva.

La straziante telefonata della donna alla polizia

All'interno dell'abitazione della signora Angela si sta vivendo una situazione critica. Il marito ubriaco, che già aveva picchiato la moglie, stava schiaffeggiando anche il povero figlio. "Il giovane agente ha da poco finito un corso di formazione della scuola di polizia di Peschiera del Garda  e quella situazione l’aveva più volte studiata nelle simulazioni. Una donna che chiama il 112, che ordina una pizza, il tono di voce e poi, la cosa più importante, le domande giuste da fare per confermare ciò che sta accadendo. Perché in una situazione di pericolo si deve far rispondere con un sì o con un no. Lei si è ricordata di un video rivolto alle donne vittime della violenza e ha utilizzato proprio quello stratagemma della pizza."

Lo stesso agente Tripodi ha raccontato di aver invitato la signora a lasciare la casa con suo figlio, rendendosi però conto che non era possibile. “Poi la telefonata - afferma Tripodi - si è conclusa bruscamente con urla e lamenti. L’uomo aveva ricominciato a picchiarla, ma ricontattare quel numero sarebbe stato un errore, perché avrebbe destato sospetto. Riuscire a resistere alla tentazione di andare a soccorrere in prima persona quella donna è stato il momento più difficile". La mossa giusta, a quel punto, è di mandare una volante che nel giro di tre minuti arriva davanti all'abitazione. L'uomo apre la porta credendo che siano i fattorini e viene tempestivamente arrestato.

"Onore a Vincenzo e a tanti agenti che si prendono cura delle donne e dei bambini", conclude il senatore "oggi bisogna congratularsi con un figlio della Calabria, impegnato a svolgere il proprio cruciale compito con dei valori che partono proprio da Reggio Calabria.

La telefonata e le congratulazioni del presidente Conte 

"Come ha fatto a capire che dietro la telefonata ci fosse una richiesta d'aiuto?", ha domandato Conte. "Ho ribadito il fatto che stesse parlando con la polizia di Stato. La donna ha confermato la richiesta della pizza, quindi le ho chiesto se stesse bene, mi ha risposto di no. Da questi elementi ho capito che non era un errore".

"Durante la chiamata la violenza era in atto?", ha incalzato il presidente. "Si - ha replicato Tripodi -, la violenza era in atto, arrivati in casa il bambino piangeva e la moglie era in choc".

La telefonata si è poi alleggerita negli argomenti. Conte: "Come è Torino, è bella? Ordinata?". Tripodi: "È una città all’avanguardia che fornisce molti servizi e opportunità per i giovani". Conte: "Sei fidanzato?". Tripodi: "Sì, convolerò a nozze a settembre". Conte (ridendo): "Quindi aspettate un mio nuovo decreto per sapere se potete celebrare la cerimonia...". A quel punto all'agente è scappato un sorriso.

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