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Venerdì, 26 Aprile 2024
Grandi opere

Ponte Stretto, Napoli avvisa Salvini: "Non sia cattedrale nel deserto"

Il responsabile infrastrutture e trasporti di Azione interviene nel dibattito in corso e chiede un "contesto di infrastrutture, non solo viarie e ferroviarie, accettabile"

"In Sicilia soltanto il 16% delle ferrovie è a doppio binario. In Calabria è interrotta da non so più quanti anni la Cosenza-Catanzaro e la maggior parte dei pendolari si muove con auto proprie o con i pochi bus di linea. Il ponte sullo Stretto è un'opera grandiosa e straordinaria, da realizzare, se possibile, domani mattina". Così Osvaldo Napoli, responsabile infrastrutture e trasporti di Azione.

"Al governo e al ministro Salvini - continua - segnalo un pericolo: quello di trasformare il ponte in una nuova cattedrale nel deserto come si disse negli anni '70 del grande porto da costruire a Gioia Tauro per servire un centro siderurgico mai realizzato".

Per Osvaldo Napoli, poi, "Il ponte è un'opera che deve cambiare non solo la prospettiva di chi lo attraversa, ma anche la vita di chi ci vive vicino. Il treno ad alta velocità deve trovare, prima e dopo il ponte, un contesto di infrastrutture, non solo viarie e ferroviarie, che renda accettabile per calabresi e siciliani gli anni di disagi da superare per la sua costruzione".

"Il ponte sullo Stretto - conclude - deve collegare Canicattì a Londra, vero. Ma deve anche velocizzare il collegamento da Milazzo a Palermo e a Messina. O da Catanzaro a Cosenza. Allora, sì l'Italia sarà un Paese più unito".

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