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Martedì, 30 Aprile 2024
Lavori Pubblici

Ponte Calopinace, il Comitato Ferrovieri: "Lavori ancora fermi e nessuna risposta alla nostra pec"

La presidente Filomena Malara spiega che dopo la richiesta di accesso agli atti avevano inoltrato richiesta al responsabile trasparenza

Ancora un nulla di fatto per il Comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori che da tempo sta cercando di avere notizie certe sui lavori del Ponte sul Calopinace. Un ponte di trenta metri appena, ma che non si riesce a concludere ormai da anni. Per questo il Comitato di quartiere, tenacemente, non solo monitora i lavori e registra un fermo da tre settimane, ma invia pec al Comune per sapere come stanno le cose. 

"Il 4 ottobre scorso - ricorda la presidente del Comitato Filomena Malara - abbiamo chiesto l’intervento del responsabile prevenzione corruzione e trasparenza, come previsto dalla normativa, inviando una pec al protocollo e alla segreteria generale. Secondo quanto prevede la normativa, l'amministrazione comunale entro venti giorni, come tempo massimo, doveva rispondere. Ma così come successo per la nostra richiesta di accesso agli atti, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Tutto questo è davvero sconcertante".

"Adesso stiamo valutando come Comitato di quartiere come procedere. Abbiamo letto delle di Paolo Brunetti, fino a qualche giorno fa sindaco facente funzioni, che stanno aspettando il finanziamento della Regione. Altro non sappiamo, ma non ci piace questa chiusura nei confronti dei cittadini".

L'assemblea pubblica dei comitati di quartiere 

"Noi siamo cittadini che investiamo il nostro tempo per il bene comune della città. Il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori fa parte della Rete dei comitati e adesso, dopo anni di attesa, torneremo in piazza per far sentire la nostra voce. Da tempo stiamo lottando, - continua Malara - per essere riconosciuti come prevede la legge. Il Consiglio comunale deve infatti deliberare gli interventi di integrazione e di modifica del regolamento per l'attuazione degli istituti di partecipazione popolare, previsti dallo statuto comunale e approvare un regolamento sulla costituzione e il funzionamento dei comitati territoriali.

Abbiamo fatto incontri a Palazzo San Giorgio e in commissione ma ancora dopo anni il Regolamento non è stato approvato per questo giorno 6 novembre, alle 16 torneremo a piazza Italia. Speriamo che adesso, che è ritornato il sindaco Falcomatà l'iter iniziato possa concludersi. Noi avevamo presentato una bozza di regolamento e ci era stato detto che nove punti erano stati approvati in commissione e si aspettava di portare il regolamento in Consiglio comunale. Questo accadeva quasi due anni fa. Poi si è fermato tutto. Penso che il sindaco debba riprendere il cammino fatto con i cittadini e dare ascolto alle esigenze dei territori". 

"Quando saremo riconosciti come comitati, così come prevede il Tuel,  le istanze che porteremo avanti potranno rientrare anche nell'impegno di spesa, questo vuol dire che l'amministrazione comunale dovrà finanziare gli interventi. Ci sarà una programmazione, insomma, che verrà anche “dal basso” in base alle esigenze dei territori.

Invertire la tendenza e cambiare direzione, - conclude Malara - in un processo di partecipazione inteso come concertazione allargata, dove non sono le istituzioni che “generosamente” acconsentono ad ascoltare i cittadini, ma tutti gli attori, siano essi istituzionali o locali, hanno qualche risorsa da mettere in gioco per contribuire in modo positivo al processo e al risultato". 

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