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Cronaca

La Cisl "costruisce" il ponte fra Reggio e Messina: "Pensare all'area integrata"

I segretari generali Perrone e Alibrandi rilanciano sulla realizzazione dell'opera infrastrutturale e chiedono di realizzare anche il "collegamento" culturale

Perrone Rosi-2La Cisl di Reggio Calabria e di Messina, con i segretari generali Rosy Perrone (nella foto) e Antonino Alibrandi intervengono nel dibattito sul Ponte dello Stretto: “Una grande opera per il Sud ma serve rilanciare l’idea dell’area dello Stretto e le sue infrastrutture”.

“Insieme a coltivare una battaglia di campo per la costruzione di un Ponte dello Stretto, e per lo Stretto - si legge in una nota congiunta - la Cisl non può far finta che non esista anche un’Area integrata dello Stretto, per la quale non avevamo nascosto l’entusiasmo sincero alla nascita, sintesi di un percorso virtuoso istituzionale e da una forte sinergia territoriale tra la regione Calabria e la regione Sicilia. Forse uno dei pochi casi in cui le due regioni hanno lavorato fruttuosamente fianco a fianco. Quelle furono, a nostro modesto avviso, le basi di un ponte culturale, strategico e urbanistico tra le due sponde sono fondamentali insieme all’opera infrastrutturale. Ma, ad oggi, cosa si è fatto per razionalizzare i presupposti dell’area integrata?”.

“Un ruolo fondamentale in questo senso - si legge ancora - lo avrebbero dovuto avere non solo le parti sociali e le istituzioni, ma anche le aziende di trasporto pubblico locale, reggina e messinese; perché proprio quest’ ultime, avrebbero dovuto sviluppare e rilanciare un quadro di servizi funzionale, moderno, efficiente e soprattutto ambizioso. Perché il bacino metropolitano è una porzione d’Europa dalle immense potenzialità e contestualmente al Ponte sullo (o dentro) Stretto, occorre gettare le basi per un’azione di valorizzazione degli assetti strategici dello Stretto, con strumenti adeguati - riqualificazione delle infrastrutture di prossimità per esempio - ad incentivare turismo e attrattività commerciali. Una grande idea come quella del Ponte dello Stretto necessita parallelamente di altre infrastrutture, stradali e ferroviarie, che garantiscano i collegamenti veloci con il resto del Paese e quindi dell’Europa”.

“Condizioni reali che, insieme alla costruzione di un Ponte - proseguono i due sindacalisti - collegamento determinante per unire il Sud Italia all’Europa, consentirebbe a Messina e Reggio Calabria di guardare al futuro con un’ottica diversa. Quel che è certo, ribadiamo con altrettanta convinzione, è la necessità che venga intavolato un serio ragionamento che metta al centro oltre che la grande opera - così come auspicato dal Premier Conte - il parallelo investimento nella realizzazione di una serie di infrastrutture e piattaforme logistiche che superi le quotidiane criticità per servizi e trasporti e faccia da base per la realizzazione del Ponte stesso.

Non accettiamo di coltivare un sogno senza una reale politica di sviluppo per le due sponde; dunque, niente più cattedrali nel deserto ma grandi ed armoniche progettualità fattibili”.

“Siamo a queste condizioni - concludono - dunque pronti ad un confronto costante e ad un supporto di idee e proposte, affinché due contesti urbani, determinati come mai era accaduto in passato, possano avere un’unica visione d’insieme”. 

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