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Ponte sullo Stretto di Messina, il progetto è da rivedere (ancora)

Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini: "Non è detto che non si farà. Non è semplicemente essere pro o contro, ci sono molte considerazioni da fare"

"Il Ponte sullo Stretto non è detto che non si farà, bisogna rivedere il progetto esistente perché non è più attuale dal punto di vista tecnico ed economico". Così il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital, torna a parlare del progetto di un collegamento permanente tra Sicilia e Calabria.

"La commissione  - spiega Giovannini - ha indicato possibili alternative, per esempio un ponte a tre campate. Poi si farà uno studio di fattibilità tecnica-economica che ci darà una risposta definitiva. Il Parlamento dovrà poi decidere come procedere. La questione tecnica è davvero complessa. Faccio un esempio, le navi portacontainer oggi hanno un'altezza radicalmente diversa rispetto a quelle di quando fu fatto lo studio. Non è semplicemente essere pro o contro, ci sono molte considerazioni da fare".

Del ponte sullo Stretto di Messina si parla da decenni. Di studi, disegni e valutazioni si è perso il conto. Puntualmente si torna al punto di partenza. "Noi abbiamo avuto la migliore stagione per la realizzazione del Ponte soltanto sotto il governo Berlusconi e questo è noto a tutti perché si era giunti all'apertura del cantiere - ha detto nei giorni scorsi il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -. La verità è che c'è un forte pregiudizio ideologico da parte dei Cinque stelle e di una parte del Partito democratico. "Escludo - ha detto seccamente - che il governo nazionale abbia interesse a realizzarlo. Subisce la pressione di lobby economico-finanziarie del Nord contrarie a una Sicilia come naturale piattaforma del continente europeo nel Mediterraneo, condannandola alla marginalità che continua a subire da oltre 70 anni".

Fonte Today

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