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Sabato, 27 Aprile 2024
Dopo l'ok a Montecitorio

Fiducia alla Camera sul Ponte, per il Wwf non risolve i nodi dei costi e della Via

L'associazione ambientalista commenta il voto di Montecitorio e ribadisce che si tratta di "un’opera dai fortissimi impatti ambientali ed economici"

Il Wwf commenta il voto di fiducia a Montecitorio sul Decreto Ponte, un passaggio che "non risolve i nodi di un’opera dai fortissimi impatti ambientali ed economici". In una nota l'associazione ambientalista ricorda infatti che per la realizzazione dell'infrastruttura mancano all’appello il piano economico finanziario per dimostrare la redditività e l’utilità del ponte sullo Stretto di Messina oltre che la valutazione di impatto ambientale per attestare la sostenibilità dell’intervento.

Si legge nella nota: "Una decina di anni fa, con il decreto-legge 179/2012, il Governo Monti aveva introdotto a difesa della finanza pubblica disposizioni per garantire una particolare tutela nella verifica di sostenibilità del piano economico-finanziario del progetto definitivo elaborato dal General Contractor Eurolink". Il Wwf ricorda che entro il primo marzo 2013, la Stretto di Messina SpA e Eurolink, avrebbero dovuto stipulare un atto aggiuntivo al contratto che consentisse alla società di poter presentare al Cipe uno stralcio del progetto, gli elaborati tecnici ed i necessari pareri e autorizzazioni, con i piani economico-finanziari, accompagnati da un’analisi dell’intervento che attestasse la sostenibilità dell’investimento. Ma  - si dice ancora nella nota - Eurolink non fece fronte a queste richieste, "creando i presupposti per la caducazione del contratto".

Continuano dal Wwf: "Oggi il Governo in carica accetta, a scatola chiusa e senza fare alcuna seria verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell’opera, un costo prudenziale del ponte stimato in 14,6 miliardi di euro (fonte Def) il 367% in più di quanto previsto a suo tempo nell’offerta economica (3,9 miliardi di euro) presentata da Eurolink in occasione della gara nel 2003". Successivamente la commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS dette il suo parere sulla verifica di ottemperanza del progetto definitivo del 2011 elaborato da Eurolink rilevando che su 27 prescrizioni solo 6 risultavano ottemperate, 18 solo parzialmente ottemperate e 1 non ottemperata (2 non competevano al ministero dell’ambiente).

La nota prosefue ricordando che la Commissione tecnica dette una valutazione di incidenza negativa sugli habitat prioritari di numerosi siti zona di protezione speciale sulle due coste dello Stretto. "Quindi - conclude il Wwf - manca ancora una Via esaustiva sul progetto definitivo e difficilmente potrà essere eluso il fatto che tutto lo Stretto di Messina sia ricompreso in aree tutelate dall’Europa".

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