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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Reggio Bene Comune: "Vicini alla presidente Gambardella, il web non può più essere zona franca"

Continua il moto di solidarietà nei confronti della presidente de "Cuore di Medea", oggetto di pesanti attacchi sui social. Il neo-movimento politico ribadisce la necessità di contrastare con ogni strumento cyber-violenza

Continua il moto di solidarietà  nei confronti della presidente de "Cuore di Medea". "Reggio Bene Comune"  esprime pieno sostegno e solidarietà alla Presidente del  "Cuore di Medea"  Patrizia Gambardella. La nota associazione  da anni ha attivato in città prassi concrete di aiuto alle donne vittime di violenza garantendo sostegno legale, reinserimento lavorativo e percorsi concreti di emancipazione sociale. La Gambardella, organica anche al nostro movimento,  è stata in questi  giorni oggetto di un pesante ed inaccettabile attacco via web per il solo fatto di affiancare da tempo, con spirito di abnegazione ed  enorme sacrificio , decine di donne che hanno avuto il coraggio di denunciare i propri indegni aguzzini. 

Il suo riconosciuto e storico impegno contro ogni forma di ingiustizia sociale è parte strutturale della nostra stessa visione di comunità e di città; per tale motivo non arretreremo mai, neppure  di mezzo passo, rispetto a qualsivoglia espressione di violenza o di vera e propria delinquenza.
Il  web non può e non deve divenire una "zona franca" per chi ritiene di poter compiere anche con premeditazione gravi crimini; spesso  proprio ai danni delle donne.

Le autorità competenti hanno il dovere di utilizzare al meglio ogni strumento necessario al  contrasto di tutti quei  cyber-reati che troppe volte, ad oggi, rimangono impuniti per lacune grottesche del  Diritto Internazionale ancora inadeguato rispetto allo scenario globale di internet. Bullismo, stalking, mobbing e le loro peggiori degenerazioni sono  pratiche violente ormai consuete che, nel caso del coraggio della denuncia, incrociano ancora iter giudiziari articolati e di incerto esito che prolungano a dismisura i tempi d'attesa per ottenere la dovuta  giustizia mettendo a rischio, dunque, la stessa incolumità materiale ed immateriale delle vittime.

La gravità e la reiterazione nel tempo di questi comportamenti criminosi devono piuttosto infrangersi ineluttabilmente contro il muro della legge e quello della solidarietà  sociale che, per quanto ci riguarda, non lascerà mai sola nessuna vittima, di fatto o potenziale, rispetto a questi  vili episodi.  Si deve accettare, ad ogni livello della nostra società, che la  violenza contro le donne sta  di fatto divenendo un'emergenza permanente ed abbiamo il dovere di affrontarla con questa profonda consapevolezza contrastando radicalmente, sia a livello culturale che giuridico, ogni sua espressione.

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