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Cronaca

Miramare, Falcomatà: "L'amministrazione va avanti, torno a casa e riabbraccio i miei"

Il sindaco all'uscita dell'aula bunker si mostra sereno. L'avvocato Panella: "Aspetteremo le motivazioni per ricorrere in appello"

Non mostra le emozioni Giuseppe Falcomatà all'uscita dell'aula bunker subito dopo la lettura della sentenza del processo "Miramare". Condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione, con la sospensione della condizionale della pena, per abuso di ufficio vede finire così il suo mandato da sindaco ed incassa il colpo con molta classe evidenziando di essere stato assolto dal reato di falso.

"Aspetteremo le motivazioni della sentenza, fra novanta giorni e poi potremo commentarle", - afferma Falcomatà. Poi sospira e dice: "finiscono questi sette anni, sono stati molto duri, adesso rientreremo a casa, riabbracceremo le nostre famiglie;  siamo più tranquilli".

La moglie del sindaco, Giovanna Monorchio, ha scelto di esserci e adesso aspetta davanti all'aula bunker sul viale Calabria che finisca con la stampa. Lo guarda e lo sorregge con la sua presenza. 

Giuseppe Falcomatà si inumidisce le labbra e risponde alle domande dei giornalisti: "Non solo ricorso in appello, faremo anche altro, ci sono altri strumenti che vanno ad incidere sulla sospensione (della legge Severino). Ma siamo tranquilli e andiamo avanti, ringrazio i miei avvocati". 

Processo "Miramare", la lettura della sentenza: le foto

Il suo difensore, l'avvocato Marco Panella, che aveva chiesto l'assoluzione, adesso spiega: "Il Tribunale ha riconosciuto il cinquanta per cento dell’impostazione accusatoria condannando solo per abuso di ufficio e assolvendo dal falso che era il delitto più grave. Purtroppo la condanna per abuso di ufficio comporta l’applicazione della legge Severino ma leggeremo le motivazioni di condanna quando saranno depositata dal tribunale ha riservato novanta giorni e faremo appello".

"Sul falso, evidentemente, il Tribunale non ha ritenuto di credere alla dottoressa Marcianò, unica testimone, e per tanto ha assolto e ha trasmesso gli atti alla Procura per due testimoni di quelli che erano stati addotti dalla difesa Marcianò. Aspetteremo questi novanta giorni e poi faremo le nostre valutazioni".

Si aspetta la notifica del prefetto per la sospensione del sindaco Falcomatà, e per Palazzo Alvaro e Palazzo San Giorgio occorre capire cosa accadrà. Falcomatà ripete: "State tranquilli, l'amministrazione andrà avanti e anche alla Città metropolitana si nominerà il vice. Non anticipo nulla, tanto manca poco e poi saprete, ma ci confronteremo con i partiti". Poi annuncia che già domani, sabato, o lunedì farà un incontro con la stampa per parlare di tutte le questioni. 

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