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Strutture psichiatriche, i lavoratori in protesta sul lungomare Falcomatà

Aurelio Monte dell'Usb chiede "un tavolo regionale alla presenza di tutti gli attori per risolvere questa vertenza e dare risposte ai lavoratori”. Presente alla manifestazione anche la consigliera regionale Tilde Minasi

Lo avevano annunciato e oggi sono scesi in strada a protestare. Sono i lavoratori delle strutture psichiatriche che da tempo stanno lottando per vedere riconosciuti i loro diritti e per la qualità dei servizi. Così stamattina dopo essere andanti in via Diana, lì dove c'è la sede dell'Azienda sanitaria provinciale, ecco che i lavoratori ed i sindacalisti sono scesi in via Marina, e in modo pacifico, hanno bloccato il traffico veicolare. Pochi minuti e poi è subito intervenuta la polizia per riportare l'ordine e i manifestanti si sono spostati nuovamente davanti la sede dell'Asp.

“I lavoratori sono proprio stanchi – afferma Aurelio Monte dell'Unità sindacale di Base (Usb) – da sei mesi non percepiscono lo stipendio. Abbiamo proclamato questa giornata di mobilitazione dei lavoratori di psichiatria della provincia di Reggio Calabria perché purtroppo dopo i vari incontri che abbiamo avuto con i vertici regionali e con i politici di turno, ad oggi, la vertenza non si è risolta. Abbiamo delle strutture che ormai non possono più garantire nemmeno il mangiare agli ammalati”.

“La situazione, - continua il sindacalista – è veramente grave. Noi oggi chiediamo che nel più breve tempo possibile deve essere convocato un tavolo regionale alla presenza di Longo e di tutti gli attori per risolvere questa vertenza e dare risposte ai lavoratori”. 

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Per questo aveva già spiegato il Coordinamento: “Si è deciso di imporre un aut aut al commissario dell’Asp 5 affinché proceda al pagamento immediato di tutte le spettanze pregresse alle cooperative, senza indugio alcuno; di darne contestuale comunicazione al presidente della Regione ed al commissario alla Sanità, fissando al contempo fra i tre una riunione operativa ad oltranza che veda partecipi una delegazione ristretta del coordinamento. Attraverso  tale riunione operativa dovranno  essere stilati  e sottoscritti, in unica tornata,  gli impegni a sbloccare immediatamente i nuovi ricoveri;  ridefinire i parametri qualitativi dei servizi, in atto del tutto inadeguati,  ai fini di renderli allineati  con quelli vigenti nelle regioni virtuose; stabilire un calendario rigoroso per pervenire all’accreditamento delle strutture entro un termine perentorio di mesi 4, prevedendo da subito la nomina immediata di un commissario ad acta laddove si riscontrassero mancanze e/o ritardi da parte del soggetto designato agli adempimenti”.

A fianco dei lavoratori è scesa anche la consigliera regionale Tilde Minasi: “Siamo vicini a questi lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio pur continuando a lavorare nelle strutture psichiatriche. Oggi abbiamo interessato il commissario Longo e il commissario Scaffidi, che ha dato la sua disponibilità per un incontro congiunto e per vedere di trovare una soluzione ad un problema che non è di oggi. Per alcune manca la firma del commissario Longo per l'accreditamento e si sta di accelerare su questo per far sì che possano firmare dei contratti e svolgere il proprio lavoro serenamente e con i pagamenti a cadenza mensile”.

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