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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Recovery Plan, Arruzzolo all'attacco: "La Calabria esclusa da ogni sostegno"

Il presidente del Consiglio regionale considera iniqua la ripartizione dei fondi previsti dal Recovery Plan predisposto dal Governo

"Considero iniqua verso il Mezzogiorno e la Calabria la ripartizione dei fondi previsti dal Recovery Plan predisposto dal Governo. È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo.

"I timori manifestati da molti governatori del Sud, già all’inizio di dicembre, alla luce dei fatti si stanno dimostrando fondati - commenta Arruzzolo - basti pensare, una fra tutte, che è sparita da ogni prospettiva statale la realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria da Salerno fino a Reggio Calabria. Nel piano predisposto dal Governo Conte si parla di velocizzazione della linea.

Per non parlare, poi, del Porto terminal container di Gioia Tauro, escluso dal piano a discapito dei porti transhipment di Genova e Trieste, definiti “nodi strategici” nei traffici da e per il medio-estremo Oriente, cui sono stati assegnati, rispettivamente, 500 e 400 milioni di euro".

Lo strale del presidente della Regione, Nino Spirlì

"I 209 miliardi di euro che l’Europa ha destinato all’Italia, per rilanciare il Paese e l’economia dopo la pandemia da covid-19, hanno come fine principale - ricorda il presidente Arruzzolo - quello di riequilibrare l’Italia nelle infrastrutture, nei trasporti, nei collegamenti ferroviari e stradali, nell’ammodernamento della Pubblica Amministrazione, nel potenziamento dell’assistenza sanitaria nei territori, nella costruzione di nuovi ospedali, e nel colmare il cosiddetto “digital-divide”, lavoro per i giovani, secondo una logica di coesione nazionale che è nelle stesse intenzioni del fondo europeo.

"Nulla di tutto questo sembra, invece, profilarsi all’orizzonte - commenta Arruzzolo - la logica di questo Governo, in crisi e al momento senza alcun sostegno parlamentare per governare, è stata quella di mettere insieme fondi del Recovery Plan e fondi europei ordinari, dimenticando che i 209 miliardi assegnati all’Italia, la cifra più alta assegnata ad un Paese europeo, è relativa alla presenza della più forte sperequazione territoriale d’Europa, quella, appunto, tra il Nord ed il Sud".

"Si è scelto, invece - ribadisce il presidente - secondo la bozza discussa in questi giorni a palazzo Chigi, di dimezzare la quota destinata al Mezzogiorno, fissata ora al 34%, considerando come base della ripartizione nazionale la sola percentuale della popolazione. È ovvio, che questa nuova ripartizione vada a tutto vantaggio del Centro-Nord".

"E’ una prospettiva - conclude Arruzzolo - che non intendiamo assolutamente accettare, perché andrà, come al solito a sostenere le aree più attrezzate del Paese, aumentando, di conseguenza quel divario che già pesa alla Calabria ed all’intero Mezzogiorno".

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