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Lunedì, 29 Aprile 2024
Reggio città turistica/3

Reggio città turistica? Giordano: "Solo sulla carta perché mancano gli ingredienti di base"

Il presidente Confapi Turismo Calabria fa un'analisi degli interventi necessari e spiega che serve un cambio della strategia

Reggio Calabria si promuove come città turistica, tra potenzialità, progetti e punti critici. ReggioToday ne parla in un'inchiesta ascoltando i cittadini e gli operatori del settore.

Qui parla Giovanni Giordano, vicepresidente nazionale Confapi Turismo e cultura e presidente Confapi Turismo Calabria. 

Reggio Calabria è definita città turistica ma dalle osservazioni sul campo si riscontrano diverse difficoltà e il turismo che arriva è quello “mordi e fuggi”: una visita di poche ore, al massimo un giorno con un pernottamento, e poi via, spesso verso la Sicilia. Perché non si riesce a trattenere il turista sul territorio?

"Reggio Calabria è definita città turistica purtroppo solo sulla carta perché poi, oltre le attrattive di cui possiamo vantare, mancano gli ingredienti di base affinché lo sia realmente. Una meta pur bella e straordinaria come Reggio Calabria con l’Aspromonte alle spalle, lo Stretto di Messina e l’Etna di fronte, le tre perle del turismo di fama mondiale Tropea, Taormina e le Isole Eolie, molto vicine, non riesce a svilupparsi. Eppure non c’è una bellezza che possa eguagliare il paesaggio del nostro Lungomare, affacciato come un balcone di fronte alla Sicilia. È un paesaggio unico e di rara magnificenza. Quindi serve altro, non basta tutto ciò che abbiamo elencato".

Quali potrebbero essere gli interventi da fare?

"Un ospite che viene da fuori, anche se può essere originario delle nostre parti, chiede fondamentalmente dei servizi e la cura di alcuni particolari. Innanzitutto, dobbiamo garantire l’accessibilità al nostro territorio attraverso un sistema integrato di trasporti per chi arriva al porto di Reggio, in stazione o in aeroporto. Perciò, ammesso che i collegamenti citati siano sufficienti, e non lo sono, il turista che si ritrova presso i punti di arrivo, non potrà spostarsi adeguatamente. Vi è carenza perfino di servizio taxi. Superato questo primo scoglio, sempre il turista, dovrà affrontare una rete stradale perennemente degradata, male illuminata e con cumuli di spazzatura ai bordi. Serve un piano
di ristrutturazione del decoro urbano, riqualificando e ripulendo le vie cittadine. Altro aspetto fondamentale per trattenere il turista è interessarlo con eventi culturali e sportivi ed esperienze che egli può fare sul nostro territorio. Dunque una meta ha bisogno di tanti ingredienti per diventare a tutti gli effetti una destinazione turistica".

Dopo la pandemia, e con l'anniversario dei Bronzi di Riace, si aspettava un flusso notevole di turisti in città, ma non è andata così?

"Purtroppo non è andata così. Siamo arrivati impreparati e un appuntamento così prezioso non poteva essere condotto con i tempi e le modalità con cui è stato gestito. Un evento di tale portata necessitava di una migliore e tempestiva programmazione. Abbiamo perso un’opportunità che speriamo, a questo punto, possa servire ad un cambio strategia".

I trasporti sono importanti per collegare la città al resto del mondo ma la Basilicata e Matera con il forte successo hanno sfatato anche questo “mito” dimostrando che una città, anche se non è facilmente raggiungibile, se è attrattiva i turisti arrivano. Lei cosa ne pensa?

"Sicuramente all’esempio riportato se ne potrebbero aggiungere altri e testimoniano che una destinazione può essere appetibile nonostante le difficoltà per raggiungerla. Per fortuna non è il caso di Reggio, la quale possiede il porto, l’aeroporto e la stazione ferroviaria all’interno dell’area cittadina, anche se neanche ciò, evidentemente, è sufficiente per farla “decollare”. È chiaro che la città non è collegata ai circuiti internazionali in maniera continuativa e programmata, così come non sono ben programmati i piani di Comunicazione e Marketing, puntualmente discontinui e poco efficaci".

Le crociere e il porto reggino punto di approdo per la navi piccole ma molto lussuose può essere la svolta?

"Certamente gli attracchi delle navi da crociera possono rappresentare un’opportunità, ma non sono un punto di svolta. La città ha bisogno di iniziative stabili e non occasionali, anche se queste circostanze sono meglio del nulla. È l’ora di stilare un programma ed una strategia di breve, medio e lungo periodo per dare un futuro turistico alla città. Appuntamenti come l’attracco episodico di una nave ci consentono di mettere a fuoco le criticità del nostro territorio. L’augurio è che i nodi vengano affrontati e risolti una volta per tutte".

Nel 2018 arrivò a Reggio Calabria il Meeting internazionale della Deutscher ReiseVerband (Drv), dal 10 al 14 ottobre. Oltre seicento esponenti del settore turistico tedesco, dai tour operator alle agenzie di viaggio, alle compagnie aeree, cosa ne è rimasto di questo evento? 

"Il mercato tedesco è il primo dei mercati internazionali che ha come destinazione l’Italia e la Calabria. L’evento del 2018 non ci risulta abbia avuto un seguito programmato a livello istituzionale. Sicuramente è servito agli operatori reggini e calabresi per allacciare rapporti, ma non ho avuto riscontro che siano state fatte scelte strutturali per la risoluzione di problemi quali la carenza di guide turistiche, o l’attivazione di una più diffusa ricettività a prezzi competitivi e di qualità, migliorie sui collegamenti, ecc.". 

Ci sono altri accordi con tour operator? La Regione Calabria ogni anno investe molti soldi nella promozione della regione ma la narrazione non sembra cambiata e l'immagine, fuori, è ancora compromessa. 

"La Regione Calabria ogni anno impiega risorse importanti per la promozione e la partecipazione all’interno di importanti fiere o eventi vetrina, ma non ritrovo un riscontro puntuale per ogni euro investito in promozione. Questo produce un’incapacità di pianificare nel tempo mirate ed incisive strategie. Forse ciò che manca e che invece servirebbe, fortemente, è maggiore consapevolezza. Fare turismo è una operazione un po' più complessa rispetto quella richiesta in altri settori".

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