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Lunedì, 29 Aprile 2024
La nota

Confesercenti bacchetta l'amministrazione: "Città senza visione, strategia e idea di sviluppo"

Il presidente Claudio Aloisio, che non chiude al confronto per la crescita di Reggio Calabria, muove critiche alle scelte della giunta anche in tema di estate reggina

“Reggio è una città senza una visione, una strategia, un’idea di sviluppo e questo lo si nota ancor di più sotto il cocente sole estivo che fa brillare tutte le mancanze che ormai non sono più sopportabili né ammissibili”. Nelle giornate da bollino rosso di questo inizio estate è Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio Calabria ha rendere ancora più bollente l’aria in città.

Lo fa mandando alla stampa una nota che boccia, senza possibilità di recupero, la gestione amministrativa della città dello Stretto, una città difficile da gestire, come ammette lo stesso Aloiso che , però, si dice convinto che questa situazione "non basta più a giustificare lo stato in cui versa e l’inefficienza dell’azione amministrativa”.

In questa situazione che il presidente di Confesercenti definisce “kafkiana”, l’associazione continuerà “a dare il suo contributo rimanendo interlocutore costruttivo per trovare soluzioni che mirino al bene e allo sviluppo di Reggio ma crediamo di avere il diritto di pretendere che si faccia di più, molto di più e meglio”.

Ma da dove muovono le critiche di Aloisio? I punti dolenti sono rappresentanti nella missiva inviata alla stampa.

“Era il 19 maggio quando scrissi che, senza l’immediata emanazione di un bando a seguito dello sgombero, la Torre Nervi - scrive - sarebbe rimasta chiusa in balia di vandalismo e degrado. Siamo al 14 luglio e le mie previsioni si sono avverate. La Rotonda del Lido con la sua splendida balconata è chiusa, abbandonata. Un pugno in un occhio nel mezzo del Lungomare, quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città”.

“L’1 giugno 2022, invece, scrivevo che Reggio - prosegue - aveva perso una gigantesca occasione non riuscendo a mettere in piedi uno straccio di programmazione e promozione efficace per il cinquantesimo dei Bronzi di Riace. Tra le altre cose all’epoca si disse che, dato il ritardo, nell’anno successivo si sarebbe provveduto a organizzare meglio le cose per valorizzare i Guerrieri di Riace. Forse mi sarà sfuggito ma mi sembra che nulla sia stato fatto. Per l’ennesima volta”.

Per Aloisio: “Sembra che a Reggio Calabria ci si stia mettendo d’impegno per rendere le cose peggiori più di quanto già lo siano, aggiungere difficoltà a difficoltà, far scappare quei pochi turisti che girano spaesati in un luogo che non offre il benché minimo servizio serio e professionale di accoglienza o d’informazione. Reggio è quella città dove nel centro storico (e non solo) manca l’acqua ma in compenso abbondano i rifiuti, dove i lavori per riasfaltare il lungomare si protraggono sino estate inoltrata, dove nel pieno di quella che dovrebbe essere la stagione turistica si inizia a lavorare per la riqualificazione del Lido Comunale, dove si aprono cantieri per nuove opere mentre quelle realizzate non vengono neanche manutenute”. 

“Reggio è la città dove l’Estate reggina - dice ancora - il contenitore degli eventi che dovrebbe valorizzare e caratterizzare la stagione estiva cittadina, altro non è che un guazzabuglio imbarazzante di qualsiasi cosa, senza un ordine, una visione strategica, una coerenza. Un minestrone dove i pochi eventi validi vengono fagocitati da decine di altri che nulla hanno a che vedere con la programmazione che dovrebbe portare avanti il capoluogo dell’area metropolitana”.

“Reggio - conclude - è la città dove invece di agevolare chi vuole fare impresa lo si ostacola, dove si devono aspettare tempi inaccettabili per ottenere autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico e dove si decide tout court, data la mancanza di un piano stabilito e condiviso, di non concedere più autorizzazioni per ztl e isole pedonali anche in quelle strade che non creano alcun problema alla viabilità, producendo un danno agli imprenditori, ai potenziali turisti e ai cittadini. In compenso è la città più tassata d’Italia, con le aliquote che vengono tenute al massimo anche ora che si potrebbe intervenire per abbassarle”.

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