Il "nuovo inizio" di Falcomatà non convince l'Osservatorio sul disagio abitativo
Le associazioni chiedono al sindaco di rispettare le sentenze del Tar e assegnare gli alloggi nel più breve tempo possibile
Gli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo hanno chiesto al sindaco Falcomatà di sapere quale sarà il “nuovo inizio” per il diritto alla casa delle famiglie senza alloggio e con reddito basso in un momento di grave crisi economica per le fasce deboli.
“Sarà una continuazione della negazione del diritto alla casa operata negli ultimi nove anni o sarà invece garantito il diritto all’alloggio?”, si chiedono le associazioni che costituiscono l’osservatorio.
"Purtroppo, i fatti registrati nei primi giorni del nuovo inizio - si legge in una nota - non ci fanno pensare che il Sindaco voglia cambiare la sua politica. Il Comune non ha applicato entro il 4 novembre (data di scadenza dei 30 giorni previsti dal Tar) le due sentenze del Tar del 3 ottobre scorso relative all’applicazione delle procedure di assegnazione alloggi con la graduatoria del bando ordinario 2019 e con la graduatoria di emergenza abitativa per i due nuclei ricorrenti e per quelli che li precedono nelle graduatorie”.
“Il Comune continua - spiega l’osservatorio - come ha già fatto negli anni 2021 e 2022, a non rispettare le sentenze del Tar che condannano la politica di negazione del diritto alla casa. Siamo già alla quarta sentenza del Tar che l’amministrazione Falcomatà non applica”.
“Come se non bastasse - si legge ancora nella nota - gli impegni assunti nel Tavolo prefettizio sul diritto all’alloggio da parte della Dirigente del settore Erp, Titty Siciliano, vengono puntualmente disattesi. Com’è già avvenuto per gli impegni presi nel primo incontro di settembre anche quelli assunti nel secondo incontro del 20 ottobre scorso per la pubblicazione della graduatoria entro fine ottobre e per le assegnazioni entro la prima decade di novembre non sono stati rispettati”.
“Tutto questo, purtroppo, è in perfetta continuità con la politica di negazione del diritto alla casa - si legge più avanti nella nota - operata dall’amministrazione comunale negli ultimi nove anni non effettuando assegnazioni di alloggi agli aventi diritto e non garantendo agli assegnatari quanto stabilito dalla normativa vigente."
“Nonostante tutto - si legge in conclusione - auspichiamo che il sindaco Falcomatà voglia ritornare sui suoi passi e voglia dare al nuovo inizio la direzione giusta della garanzia del diritto alla casa per i vincitori delle graduatorie comunali e per gli assegnatari Se il sindaco dovesse fare questa scelta, nei prossimi giorni, dovrebbe assegnare almeno i 18 alloggi comunali che sono disponibili da luglio 2022. Attendiamo dal primo cittadino una risposta con i fatti”.