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Venerdì, 26 Aprile 2024
La curiosità

Rocco Barbaro coglie in fallo Benigni sulla citazione di Gaber

Postilla del comico reggino al monologo sanremese del regista premio Oscar, che si è dimenticato un credit d'autore

Roberto Benigni, superospite della prima serata del festival di Sanremo, ha conquistato il pubblico con il suo appassionato intervento sulla Costituzione, ma nella colta dissertazione del regista premio Nobel qualcuno ha trovato una piccola gaffe. 

A cogliere in fallo l'artista toscano è stato il comico reggino Rocco Barbaro, che sulla sua pagina Facebook ha "bacchettato" il collega per una citazione senza i corretti crediti. Si tratta del pensiero "Trovare l'audacia di frequentare il futuro con gioia", recitato da Benigni durante il suo show sul palco dell'Ariston. 

"La suddetta frase - spiega Barbaro - appartiene al monologo interpretato dal compianto Giorgio Gaber, scritto e composto da lui e da Sandro Luporini negli anni 80/90". E aggiunge che "non c'è niente di male quando si dice qualcosa di bello, anche quando non è farina del proprio sacco". L'importante è però attribuire sempre la bellezza al legittimo autore. "Quello che mi ha sorpreso - commenta infatti Rocco Barbaro - è stato che Roberto Benigni, nel dispensare saluti e ringraziamenti a destra e a manca (ripetendosi più di una volta), si sia dimenticato, nel ventennale della morte di Giorgio Gaber, di ricordarlo citando la vera fonte di quella stupenda frase". Se non è asfaltare ci va molto vicino, ma il caratterista calabrese non segnala la dimenticanza per fare una nota a Benigni. "Giorgio Gaber - dice - è molto più conosciuto di quanto si possa immaginare". Ed è una bella lezione ai vari commentatori festivalieri a caccia di errori e pronti a impallinare alla cieca colleghi più o meno oggetto di rosicamento. La critica di Barbaro non demolisce ma difende un personaggio che fa parte della storia musicale italiana: in questo caso celebrando il ricordo della genialità di un grandissimo artista Giorgio Gaber. 

Da parte dell'attore e regista toscano sarà stata una svista, ma quello di Rocco Barbaro un tributo doveroso. La frase presa in prestito da Benigni appare anche nella canzone-prosa "Una nuova coscienza", che fa parte nel disco "Un'idiozia conquistata a fatica" pubblicato da Gaber nel 1999. In quel testo vibrante e attualissimo scritto insieme a Luporini, il cantautore invita a "rifiutare la libertà di calpestare gli altri e smascherare la nostra falsa coscienza". E declama: "Basterebbe pochissimo. Basterebbe capire che un uomo non può essere veramente vitale se non si sente parte di qualche cosa. Abbandonare l'idea di qualsiasi facile soluzione ma anche abbandonare anche il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l'audacia di frequentare il futuro con gioia". 

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