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Domenica, 28 Aprile 2024
La storia / Palizzi

Un norvegese a Palizzi marina, Roger vuole restare perché "qui c'è pace e gente meravigliosa"

Esperto di marketing, ha girato tutta l'Italia ma si è innamorato dei luoghi della provincia reggina, dove pensa di trasferirsi

E' il testimonial che non ti aspetti, molto più convincente delle campagne di promozione turistica milionarie e spesso inefficaci a cui in Calabria siamo abituati. Decisamente ci fa migliore pubblicità un nordico doc innamorato da sempre dell'Italia, girata e conosciuta da Nord a Sud, che ha scelto di fermarsi a Palizzi marina. Per un periodo di pacifico soggiorno o forse per restare, un'idea che Roger Hol sta accarezzando con convinzione in questi mesi trascorsi nel centro leggendariamente localizzato come la punta più meridionale del mondo. 

La nostra land's end, ultimo lembo della costa, ha incantato il viaggiatore straniero, che non si sente più tale ma parte di questo habitat. I suoi video e reel di una spiaggia che definisce "pure magic", magia pura, sono diventati virali sui social. Nelle immagini - rigorosamente no filter - c'è tanto azzurro ("acqua pulitissima" assicura), luce brillante e le note di Ludovico Einaudi o Lucio Battisti che si smorzano per amplificare il suono della risacca contro le rocce. "Questa è la musica più bella che esiste - commenta Roger - e domani sarà un altro giorno in questo posto sorprendente e indescrivibile, un giorno tranquillo". La noia non è un rischio: "Qui ci sono poche cose da fare ed è proprio questo che mi piace!"

Uno dei reel di Roger Hol sulla spiaggia di Palizzi marina

Quasi sessantenne ed esperto di marketing digitale, Hol è originario di Tromsø, nella Norvegia del Nord e ci dice che l'Italia era nel suo destino da prima che nascesse. In italiano quasi perfetto, ma in questo racconto lo supportiamo un po': "I miei genitori si sposarono a Genova e mia madre era incinta di me. A questo ho pensato spesso. Lì lei allora era molto felice e chissà, forse in qualche modo io l'ho sentito e la passione per questo paese mi è stata trasmessa così". 
La prima volta italiana risale al 1982 e da allora ci sono stati vari ritorni e una lunga permanenza a Torino. Poi la sfolgorante scoperta del Mezzogiorno: il business manager approda in Sicilia e poi in Calabria, visitando Reggio, Scilla, Brancaleone, Roccella Ionica. "Inizialmente - spiega - si è trattato di un semplice viaggio... uno dei tanti che ho fatto in questi anni in Italia spendendo tutti i miei risparmi! Ma alla fine dello scorso anno in Calabria ho capito qualcosa di nuovo, oggi sono fortemente interessato a immergermi in questa terra di cui mi attraggono la storia, la cultura e soprattutto la tranquillità. Per me è bellissimo vivere in un posto così sereno".

La spiaggia di Palizzi fotografata da Roger Hol

Ospite di quella che ha battezzato "la mia famiglia calabrese", da dicembre Roger Hol abita in una casetta a tre minuti dalla spiaggia: "E' dei genitori di un mio caro amico di Palizzi. Lui lavora a Scilla, ci siamo conosciuti lì e ovviamente io ero molto affascinato da Scilla, come si potrebbe non esserlo! Mi ha portato qui con aria di sfida, mi ha detto 'sono certo che se verrai a Palizzi poi vorrai restare'. Aveva ragione perché è andata proprio così!"

Roger opera nel settore dei servizi alle imprese in smart working e per lavorare gli serve soltanto un pc e una connessione internet. Sta pensando seriamente di stabilirsi a Palizzi marina e per chi è cresciuto con temperature rigide il clima è un asset importante, ma in questo caso a fare la differenza è stato altro. "Il calore lo dà la gente - dice - ci sono belle persone, meravigliose, e penso che il loro modo di fare aperto e accogliente sia eredità dei tanti popoli che hanno vissuto qui... i calabresi sono figli di un miscuglio di civiltà e si vede. Poi - aggiunge - abbiamo tante cose in comune, ad esempio un ottimo stoccafisso... e non tutti sanno che all'epoca del terremoto del 1908 i norvegesi inviarono lo stocco per aiutare le popolazioni colpite e bisognose di cibo". 

Un colpo di fulmine italiano ci sta, ma possibile che dopo sei anni nella superorganizzata Torino un nordico abbia preferito la lentezza meridiana della provincia reggina? "Sento che nessuno potrà mai togliere la Calabria dal mio cuore - confida Hol - per me è come stare in paradiso. Quando andavo via da qui volevo subito ritornare, perché ho capito che questi luoghi e il particolare modo di vivere mi hanno reso più felice". Senza negare le difficoltà negli spostamenti, che non lo hanno mai scoraggiato: "I treni qui sono molto pochi, senza auto non è facile andare e tornare da qui a Reggio. Ma per me non sono importanti le distanze ma quello che poi trovi anche dopo aver camminato per ore o viaggiato in barca. Non esistono voli diretti ma quel miglio in più da fare è ampiamente ripagato".

Roger Hol

In Norvegia Roger ha una figlia e parenti che lo hanno già raggiunto quando si trovava in Sicilia e adesso potrebbero visitare anche l'inedita provincia reggina. Compresa la città dello Stretto, di cui Hol dice: "Penso che sia molto sottovalutata e meriti più attenzione... oltre ai Bronzi ha un'architettura bellissima e poi si mangia molto bene. E' difficile spiegare Reggio a parole, bisogna venire e per apprezzarla davvero devi farlo più volte". 

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