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Uiltec Calabria / Rosarno

Rosarno, arriva il laboratorio 4.0 della moda sostenibile

Un progetto formativo voluto dalla Uiltec Calabria, sostenuto con grande impegno dall’istituto scolastico “Piria"

Dare vita ad un laboratorio 4.0 della moda sostenibile, che parta dall’esperienza laboratoriale vissuta con le studentesse e gli studenti dell’istituto scolastico superiore “Piria” di Rosarno - sostenuta dalla dirigente scolastica Mariarosaria Russo e dalla professoressa referente Eleonora Contartese, per offrire ai giovani calabresi la possibilità di sviluppare in loco una nuova idea professionale.

E’ questo l’obiettivo del progetto formativo voluto dalla Uiltec Calabria, guidata dal segretario generale Vincenzo Celi, che è stato adottato con prontezza e sostenuto con grande impegno dall’Istituto scolastico “Piria di Rosarno”, che è stato presentato presso l’aula magna della scuola alla presenza della segretaria generale aggiunta della Uiltec, Daniela Piras; della commissione straordinaria del Comune di Rosarno; del segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo e della segretaria regionale Uiltec Calabria, Annarita Mancuso ideatrice del progetto.

Il progetto di formazione punta sull’economia circolare per stimolare al crescita umana e professionale delle studentesse e degli studenti reggini, con l’obiettivo di trasformare un laboratorio scolastico in una tangibile occasione lavorativa.

Un solco sul quale le donne e gli uomini della Uiltec Calabria, e l'Istituto Piria di Rosarno già da tempo, si stanno muovendo, convinti che il cambiamento possa passare anche dalla rivalutazione delle nostre tradizioni, delle nostre risorse: dal verde, dall’ambiente che ci circonda. Come ad esempio quella della ginestra, una delle colture storiche della Calabria, pianta spontanea definita “l’oro della macchia mediterranea”. 

Alla base della concezione circolare dell’economia c’è il concetto della moda sostenibile che spinge, infatti, ad una rivalorizzazione delle tradizioni produttive dei vari paesi, portando consapevolezza sulle arti e le risorse che ogni paese può offrire. 

Ovviamente la riscoperta di produzioni tradizionali e artigianali non avviene se queste ultime non si trasformano e migliorano attraverso un processo di innovazione tecnologica. Appunto il blu, colore che raccoglie tutte le tecnologie digitali, fino alle app e all’intelligenza artificiale. 

A questi due colori abbiamo scelto di accostare il rosa per trasmettere un messaggio positivo verso l’Obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze. In particolare, offrendo alle giovani generazioni calabresi la possibilità di creare in loco le proprie possibilità di occupazione e crescita economica e sociale.

Per questo siamo convinti che la politica debba assecondare questi processi formativi e sostenere la moltiplicazione di queste esperienza laboratoriali. Per una regione che vuole ripartire, che vuole lasciarsi alle spalle la crisi economica e sociale ingigantita dalla pandemia da Covid-19, una chimica verde, il recupero dei rifiuti e degli scarti dei processi industriali per trasformali in energia, la valorizzazione di produzioni locali, dell’artigianato e del tessile, con la ricchezza del loro deposito storico e culturale, devono essere la via maestra di una ripresa economica e sociale. 

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